Investing.com - Il dollaro USA è salito nei confronti dello yen oggi, gli investitori sono rimasti preoccupati per la crisi del debito della zona euro in vista delle aste in Italia e Spagna, e si sono rivolti alla valuta rifugio.
Il cambio USD/JPY ha toccato 76,94 durante le ultime fasi degli scambi asiatici, il massimo dal 9 gennaio, successivamente la coppia si è attestata a 76,92 in salita dello 0,03%.
Supporto a 76,64, minimo del 5 gennaio e resistenza a 77,14, massimo del 26 novembre.
La Spagna e l’Italia hanno programmato per la giornata di venerdì di mettere all’asta circa 17 miliardi di debito rispettivamente.
Il rendimento dei titoli di stato italiani a 10 anni è salito al 7,14%, al di sopra della soglia del 7% considerata insostenibile, mentre la resa dei titoli spagnoli a 10 anni è al 5,54%.
I mercati intanto sono cauti in vista del vertice BCE, durante il quale ci si aspetta che la BCE lascerà invariato all’ 1% il tasso di interesse reiterando che i governi della zona euro devono mettercela tutta per affrontare la crisi del debito.
Stamane il governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa ha dichiarato che ci sono dei limiti che la politica monetaria può raggiungere ed i governi devono implementare le riforme “necessarie” a sostenere l’economia globale.
Shirakawa ha aggiunto che la forza dello yen “danneggerà l’economia giapponese nel breve termine” dopo che la banca centrale ha abbassato l’assetto economico per il secondo mese consecutivo a dicembre.
Nel frattempo, lo yen è stato di poco inferiore rispetto all’euro con EUR/JPY in salita dello 0,07%, a 98,27.
Nel corso della giornata verrà rilasciato il rapporto USA sulle scorte di greggio, mentre la Federal Reserve rilascerà il suo beige book.
Il cambio USD/JPY ha toccato 76,94 durante le ultime fasi degli scambi asiatici, il massimo dal 9 gennaio, successivamente la coppia si è attestata a 76,92 in salita dello 0,03%.
Supporto a 76,64, minimo del 5 gennaio e resistenza a 77,14, massimo del 26 novembre.
La Spagna e l’Italia hanno programmato per la giornata di venerdì di mettere all’asta circa 17 miliardi di debito rispettivamente.
Il rendimento dei titoli di stato italiani a 10 anni è salito al 7,14%, al di sopra della soglia del 7% considerata insostenibile, mentre la resa dei titoli spagnoli a 10 anni è al 5,54%.
I mercati intanto sono cauti in vista del vertice BCE, durante il quale ci si aspetta che la BCE lascerà invariato all’ 1% il tasso di interesse reiterando che i governi della zona euro devono mettercela tutta per affrontare la crisi del debito.
Stamane il governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa ha dichiarato che ci sono dei limiti che la politica monetaria può raggiungere ed i governi devono implementare le riforme “necessarie” a sostenere l’economia globale.
Shirakawa ha aggiunto che la forza dello yen “danneggerà l’economia giapponese nel breve termine” dopo che la banca centrale ha abbassato l’assetto economico per il secondo mese consecutivo a dicembre.
Nel frattempo, lo yen è stato di poco inferiore rispetto all’euro con EUR/JPY in salita dello 0,07%, a 98,27.
Nel corso della giornata verrà rilasciato il rapporto USA sulle scorte di greggio, mentre la Federal Reserve rilascerà il suo beige book.