Investing.com - Il dollaro resta vicino al minimo di una settimana contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, i timori per il protezionismo commerciale e il trambusto politico a Washington continuano a pesare sul biglietto verde.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 89,73 alle 04:01 ET (08:01 GMT), non lontano dal minimo di una settimana di ieri di 89,54.
Gli investitori continuano ad essere preoccupati che l’aumento delle tensioni commerciali possa pesare sull’economia globale, dopo che il Presidente USA Donald Trump ha annunciato di voler introdurre dazi su 60 miliardi di dollari di importazioni cinesi.
Le tensioni commerciali erano già state scatenate dall’annuncio di Trump della settimana scorsa in merito ai dazi all’importazione di acciaio e alluminio.
Il dollaro sta sulla difensiva inoltre per via dei dati statunitensi di ieri da cui è emerso che le vendite al dettaglio sono scese per il terzo mese consecutivo a febbraio, facendo passare in secondo piano il modesto incremento dell’inflazione dei prezzi al consumo registrato il mese scorso.
I dati alimentano le aspettative che la Federal Reserve possa attenersi al piano di aumentare gradualmente i tassi di interesse quest’anno. La Fed dovrebbe alzare i tassi tre volte quest’anno e il primo aumento è previsto per il vertice di politica monetaria della prossima settimana.
Il dollaro scende contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia USD/JPY giù dello 0,2% a 106,11, dopo aver toccato il minimo di 105,79 nella notte.
Anche l’euro è debole contro la valuta nipponica, con il cambio EUR/JPY giù dello 0,19% a 131,22.
La moneta unica è pressoché invariata contro il biglietto verde, con la coppia EUR/USD a 1,2363.
L’euro ha chiuso la seduta precedente in calo dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che la banca ha bisogno di ulteriori prove che l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo prima di considerare una rimozione dello stimolo monetario.
La sterlina è in lieve rialzo contro il dollaro, con la coppia GBP/USD su dello 0,11% a 1,3976.
Intanto, il dollaro neozelandese scende, con il cambio NZD/USD giù dello 0,18% dopo i dati da cui è emerso che l’economia è cresciuta ad un tasso più lento del previsto nel quarto trimestre, dati che hanno supportato le aspettative che i tassi di interesse restino invariati per un periodo più lungo.
Il dollaro australiano è in calo, con la coppia AUD/USD che scende dello 0,14% a 0,7865.