🍎 🍕 Meno mele, più pizza 🤔 Avete visto il portafoglio di Buffett?Esplora Gratis

Obbligazioni: 2024, rotta sui titoli finanziari. L’analisi di Rbc Bluebay

Pubblicato 09.01.2024, 11:00
© Reuters

di Marc Stacey, Senior Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay

Il 2023 è stato relativamente eterogeneo per i titoli finanziari. Da un punto di vista dei fondamentali, le cose sono andate incredibilmente bene. Negli ultimi tre anni, abbiamo certamente assistito a una significativa crescita della redditività, nell’ordine del 70%. È ciò che ci si aspetterebbe, visto che il quadro dei tassi d'interesse è passato da 50 punti base negativi in Europa, a circa 400. Le banche hanno quindi goduto di questo vento favorevole in termini di redditività, considerato che i tassi ne hanno davvero sospinto gli utili.

Il capitale è rimasto incredibilmente resiliente e anche le distribuzioni e i riacquisti di azioni sono cresciuti, grazie agli aumenti di capitale. Il costo del rischio o della qualità degli asset è stato invece incredibilmente basso. Questi fattori hanno sorpreso il mercato, dal momento che, a fronte del rialzo dei tassi e dell'inasprimento delle condizioni finanziarie, ci si aspettava che le insolvenze cominciassero ad aumentare e che la qualità degli asset iniziasse a peggiorare, ma, nella realtà, il costo del rischio si attesta ancora attorno alla fascia alta dei 30 punti base. Inoltre, a fronte di un tasso di disoccupazione così ridotto, anche il costo del rischio è rimasto incredibilmente basso e anche questo ha rappresentato un fattore di supporto decisamente importante per le banche.

Quando parliamo di eterogeneità, va da sé osservare che si sono registrate grandi turbolenze nell’ambito dei titoli finanziari. Questo è uno dei motivi per cui gli spread sono così ampi attualmente e per cui anche i rendimenti sono molto interessanti. Abbiamo avuto casi come quelli di SVB, la Signature Bank, che hanno sottoposto le banche regionali negli Stati Uniti a un'incredibile pressione. I modelli di business in quel Paese sono stati messi a dura prova, di certo da un punto di vista patrimoniale. In Europa, poi, abbiamo assistito nel corso di un fine settimana al fallimento di una banca di importanza sistemica a livello globale, Credit Suisse, che è stata costretta a fondersi con UBS. Inoltre, il relativo debito è stato svalutato, e certamente una svalutazione significativa ha intaccato anche il valore reale della società. Tutto ciò ha generato un periodo tumultuoso per i titoli finanziari. Nonostante la solidità dei fondamentali, gli spread e le valutazioni sono relativamente elevati e, ovviamente, i rendimenti sono stati leggermente inferiori nel 2023.

Così, se analizziamo il contesto macroeconomico del 2024, rileviamo che l'asticella per il taglio dei tassi è relativamente alta, con un'inflazione ancora quasi doppia rispetto ai tassi target solitamente richiesti dalle banche centrali. La premessa è che i tassi non dovrebbero salire di molto, ma certamente anche l'asticella per i tagli sarà decisamente più alta. Quindi, in questo quadro, ci saranno alcuni settori che beneficeranno di un ambiente con tassi più elevati, mentre altri ne risentiranno decisamente, in quanto i margini inizieranno a essere intaccati e la redditività a ridimensionarsi.

Se prendiamo in considerazione le banche, in realtà è probabile che permanga l'incremento del 70% degli utili ante accantonamenti negli ultimi tre anni perché si tratta di un settore che beneficia del rialzo dei tassi, sia che si tratti di tassi nominali più elevati sia che si tratti semplicemente di una curva più ripida dei rendimenti. È un ambiente in cui le banche, verosimilmente, prosperano e la qualità degli asset rimane relativamente solida. Ma anche se la qualità degli asset dovesse iniziare a peggiorare per le banche ci sarebbe ancora un enorme vantaggio in termini di redditività.

Addirittura, anche se considerassimo uno scenario di stress estremo e assumessimo il peggior costo del rischio degli ultimi 10-15 anni, ovvero 400 punti base, analogamente a quanto sperimentato durante la crisi finanziaria globale del 2008 e del 2009, o se prendessimo in considerazione la crisi sovrana europea del 2011 e del 2012, si registrerebbe comunque un rendimento del capitale proprio relativamente solido e, certamente, un peggioramento quasi insignificante dei livelli di capitale. Partiamo, quindi, da livelli di capitale prossimi al 15%.

Si tratta certamente di un settore che dovrebbe offrire rendimenti, assoluti e adeguati al rischio, significativi nel corso del 2024.

Informazioni PRO

Ecco i nostri consigli sulle azioni preferite a gennaio 2024.

Potete iscrivervi gratuitamente al prossimo webinar del 10 gennaio "Identificare potenziali inversioni di tendenza e punti di ingresso/uscita" a QUESTO LINK.

Inoltre, scopri come Battere S&P 500 con azioni selezionate dall’Intelligenza Artificiale grazie al nostro ultimo strumento ProPicks.

CODICE SCONTO

Per analisi approfondite su oltre 180.000 titoli e per accedere a tutte le funzioni di InvestigPro clicca su QUESTO LINK: scegliendo il piano biennale otterrai un ulteriore sconto sul piano full!

Se invece preferisci abbonarti al PRO+ annuale CLICCA QUI. Non dovrai inserire codici sconto, il sistema calcolerà direttamente l’offerta speciale dedicata a te!

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.