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Tassi d'interesse: è ancora presto per parlare di tagli secondo Rbc BlueBay

Pubblicato 12.01.2024, 15:37
© Reuters

Investing.com – Un mercato del lavoro ancora rigido in Eurozona e un'economia che continua a correre negli Stati Uniti allontanano le prospettive di tagli sui tassi d'interesse secondo Mark Dowding, fixed income cio di RBC BlueBay AM.

Eurozona: focus sul mercato del lavoro

"Le aspettative di taglio dei tassi nell'Eurozona sono state mitigate dai solidi dati sul mercato del lavoro della scorsa settimana", osserva l'esperto che sottolinea come il mese scorso la disoccupazione nel blocco sia scesa al 6,4%, segnando un minimo storico dalla creazione della moneta unica. Sebbene l'economia dell'Eurozona presenti una crescita che si aggira intorno allo 0%, dunque, il mercato del lavoro si è mantenuto rigido.

"Per il momento - aggiunge Dowding -, questa situazione non mostra segni di indebolimento, come dimostrano i livelli di disoccupazione della Germania, che sarebbero pari al 2,9% della popolazione attiva, sulla base di una misurazione comparabile a quella utilizzata per i dati statunitensi".

Un mercato del lavoro rigido, tuttavia, evidenzia i rischi attuali per l'inflazione salariale e, in questo contesto, Isabel Schnabel ha fatto commenti che suggeriscono che la Bce vede solo un modesto calo dei salari come probabile nel 2024.

"Questi commenti sono stati accolti in una luce relativamente falco rispetto a quelli rilasciati prima di Natale, che sottolineavano i progressi compiuti nel ridurre l'inflazione durante il quarto trimestre dello scorso anno. Di conseguenza, l'entusiasmo per un taglio dei tassi a marzo si è raffreddato e i Bund hanno sottoperformato rispetto ai Treasury", analizza l'esperto.

Fed: altri rialzi difficili ma non impossibili

Per quanto riguarda il futuro, il manager di Rbc BlueBay ammette di mantenere una visione piuttosto cauta da un punto di vista macro, sulla base del fatto che i mercati sembrano essere relativamente inclini nello scontare un atterraggio morbido. "Su questa base, siamo propensi a registrare i guadagni e ad aggiungere coperture in caso di rialzo degli spread. Ora che i dati sul mercato del lavoro e sull'IPC sono alle spalle, stiamo entrando nella parte più tranquilla del mese dal punto di vista dei dati, con poche nuove informazioni prima della prossima riunione del FOMC alla fine di gennaio", argomenta.

"Allo stato attuale - precisa Dowding -, notiamo che il FOMC sta mantenendo un orientamento restrittivo sui tassi e, sebbene ulteriori rialzi rimangano improbabili, non siamo convinti che la Fed voglia eliminare completamente questa possibilità dal tavolo, in questo momento".

Di conseguenza, "se viene mantenuto un orientamento restrittivo, la Fed dovrà aspettarsi sorprese sostanziali dai dati nelle sei settimane successive per poter anche solo iniziare a parlare di un abbassamento dei tassi a marzo. Da questo punto di vista, ci aspettiamo che un primo passo in questa direzione sia l'eliminazione di un orientamento restrittivo".

Il Fomc non ha motivi per accelerare sui tagli

Alcuni commentatori hanno sostenuto che, se si analizzano e annualizzano i dati sull'inflazione degli ultimi tre mesi o degli ultimi sei mesi, l'inflazione è già tornata a livelli coerenti con l'obiettivo del FOMC. Dowding non fa parte di questi. "Non crediamo che la Fed baserebbe mai le proprie valutazioni su tali misure a breve termine". Secondo altri, invece, sarebbero le motivazioni politiche che potrebbero spingere la Fed ad agire per sostenere l'economia in vista delle elezioni, "favorendo così la causa di Biden".

Ma Dowding non crede nemmeno in questa ipotesi, "il FOMC ha sempre voluto mantenere la propria indipendenza e quindi anche questo sembrerebbe un approccio molto rischioso da adottare", evidenzia. "Inoltre - conclude -, con un tasso di disoccupazione vicino ai minimi storici, un'economia che cresce intorno al suo tasso tendenziale, un mercato azionario vicino ai massimi storici e spread di credito relativamente compressi, non è chiaro perché la Fed debba avere fretta di allentare la politica.

L'inflazione rimane notevolmente al di sopra dell'obiettivo della Fed e sembrerebbe molto sensato per Powell essere paziente e aspettare il momento giusto".

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