Di Mauro Speranza
Investing.com – Il suono della campanella di Wall Street ha dato il via a nuove vendite a New York, sulla scia delle flessioni sui mercati europei della giornata di oggi.
Se nel vecchio continente si assiste a flessioni del 3% per il Ftse Mib, il Dax, il Cac 40, il Ftse 100 e l'Ibex 35, a Wall Stret cedono il 2% il Dow Joves, il Nasdaq e lo S&P 500.
Negli Stati Uniti c'è stato il crollo record dei dati sulle vendite al dettaglio del mese di marzo, scese dell'8,7%, e sulla produzione industriale, contrattasi del 5,4%, la maggiore dal 1946.
Dal fronte del coronavirus, secondo il britannico Financial Times, i casi positivi al Covid-19 hanno superato i 2 milioni, mentre i decessi sono stati 121 mila. Di poco inferiore la stima della Johnson Hopkins University, secondo la quale i contagiati sono 1.986.986 con 126.812 decessi.
Alle preoccupazioni per il dilagare del coronavirus, si aggiungono anche i risultati trimestrali che stanno arrivando relativamente agli istituti bancari americani. “Il settore finanziario ha registrato risultati contrastanti sino ad ora e questo quadro sfocato spinge i trader a limitare la propria esposizione ad attività più rischiose come le azioni. Mentre i governi iniziano a lavorare su un possibile rilassamento del lockdown, che arriverà presto, gli investitori prestano particolare attenzione alle aspettative di riapertura per le aziende", spiega Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades.
Dopo i risultati trimestrali diffusi ieri da Jp Morgan e Wells Fargo , infatti, oggi è stato il turno di Goldman Sachs, Citigroup e Bank of America. Nei primi tre mesi del 2020 le banche hanno tutte visto un crollo degli utili a causa degli accantonamenti decisi per affrontare future conseguenze del lockdown sulla loro attività.
I titoli bancari di Wall Street protagonisti di questa settimana degli utili stanno subendo cali importanti, passando dal -6% di Bank of America (NYSE:BAC), dal -4% di JPMorgan (NYSE:JPM), Wells Fargo (NYSE:WFC) e Citigroup (NYSE:C), mentre cede il 2% Goldman Sachs (NYSE:GS).
Inoltre, "il recente annuncio del presidente Trump di una possibile riapertura dell'economia statunitense a maggio non ha aiutato l'umore di mercato poiché la maggior parte degli investitori teme che una riapertura prematura potrebbe portare gravi danni a lungo termine", aggiunge Veyret.
Tra gli altri titoli in calo troviamo i tecnologici quali Twitter (NYSE:TWTR), Alphabet NASDAQ:GOOGL) e Facebook (NASDAQ:FB), in flessione del 2%, mentre Microsoft (NASDAQ:MSFT), Apple (NASDAQ:AAPL), Amazon (NASDAQ:AMZN) e Snap (NYSE:SNAP) cedono l'1%. Si salvano, invece, Tesla (NASDAQ:TSLA) (+3%) e Netflix (NASDAQ:NFLX) (+1%).
Intanto, non si ferma il calo dei prezzi del petrolio, con il greggio che resta sotto quota 20 dollari dopo le previsioni sulla domanda di energia fatte dall'EIA, contribuendo al clima di crescente apprensione e attirando vendite anche sul settore petrolifero di Wall Street, oltre che europeo, con ConocoPhillips (NYSE:COP), Exxon (NYSE:XOM) e Chevron Corp (NYSE:CVX) particolarmente colpite.