L'aumento di oltre il 45% di Pirelli era prevedibile? ecco come fare!Leggi altro

Anche Wall Street in rosso mentre crolla la produzione industriale

Pubblicato 15.04.2020, 16:11
© Reuters.
UK100
-
FCHI
-
DJI
-
DE40
-
ES35
-
IT40
-
CVX
-
C
-
BAC
-
MSFT
-
GS
-
JPM
-
GOOGL
-
AAPL
-
AMZN
-
XOM
-
COP
-
WFC
-
CL
-
NFLX
-
TSLA
-
IXIC
-
META
-
TWTR
-
GOOG
-
SNAP
-

Di Mauro Speranza

Investing.com – Il suono della campanella di Wall Street ha dato il via a nuove vendite a New York, sulla scia delle flessioni sui mercati europei della giornata di oggi.

Se nel vecchio continente si assiste a flessioni del 3% per il Ftse Mib, il Dax, il Cac 40, il Ftse 100 e l'Ibex 35, a Wall Stret cedono il 2% il Dow Joves, il Nasdaq e lo S&P 500.

Negli Stati Uniti c'è stato il crollo record dei dati sulle vendite al dettaglio del mese di marzo, scese dell'8,7%, e sulla produzione industriale, contrattasi del 5,4%, la maggiore dal 1946.

Dal fronte del coronavirus, secondo il britannico Financial Times, i casi positivi al Covid-19 hanno superato i 2 milioni, mentre i decessi sono stati 121 mila. Di poco inferiore la stima della Johnson Hopkins University, secondo la quale i contagiati sono 1.986.986 con 126.812 decessi.

Alle preoccupazioni per il dilagare del coronavirus, si aggiungono anche i risultati trimestrali che stanno arrivando relativamente agli istituti bancari americani. “Il settore finanziario ha registrato risultati contrastanti sino ad ora e questo quadro sfocato spinge i trader a limitare la propria esposizione ad attività più rischiose come le azioni. Mentre i governi iniziano a lavorare su un possibile rilassamento del lockdown, che arriverà presto, gli investitori prestano particolare attenzione alle aspettative di riapertura per le aziende", spiega Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades.

Dopo i risultati trimestrali diffusi ieri da Jp Morgan e Wells Fargo , infatti, oggi è stato il turno di Goldman Sachs, Citigroup e Bank of America. Nei primi tre mesi del 2020 le banche hanno tutte visto un crollo degli utili a causa degli accantonamenti decisi per affrontare future conseguenze del lockdown sulla loro attività.

I titoli bancari di Wall Street protagonisti di questa settimana degli utili stanno subendo cali importanti, passando dal -6% di Bank of America (NYSE:BAC), dal -4% di JPMorgan (NYSE:JPM), Wells Fargo (NYSE:WFC) e Citigroup (NYSE:C), mentre cede il 2% Goldman Sachs (NYSE:GS).

Inoltre, "il recente annuncio del presidente Trump di una possibile riapertura dell'economia statunitense a maggio non ha aiutato l'umore di mercato poiché la maggior parte degli investitori teme che una riapertura prematura potrebbe portare gravi danni a lungo termine", aggiunge Veyret.

Tra gli altri titoli in calo troviamo i tecnologici quali Twitter (NYSE:TWTR), Alphabet NASDAQ:GOOGL) e Facebook (NASDAQ:FB), in flessione del 2%, mentre Microsoft (NASDAQ:MSFT), Apple (NASDAQ:AAPL), Amazon (NASDAQ:AMZN) e Snap (NYSE:SNAP) cedono l'1%. Si salvano, invece, Tesla (NASDAQ:TSLA) (+3%) e Netflix (NASDAQ:NFLX) (+1%).

Intanto, non si ferma il calo dei prezzi del petrolio, con il greggio che resta sotto quota 20 dollari dopo le previsioni sulla domanda di energia fatte dall'EIA, contribuendo al clima di crescente apprensione e attirando vendite anche sul settore petrolifero di Wall Street, oltre che europeo, con ConocoPhillips (NYSE:COP), Exxon (NYSE:XOM) e Chevron Corp (NYSE:CVX) particolarmente colpite.



 

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.