Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 26 settembre:
1. Previsto aumento dei tassi di interesse della Fed
La Federal Reserve dovrebbe alzare i tassi di interesse a conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria oggi a Washington.
La banca centrale USA molto probabilmente alzerà i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale al 2,25%, in quello che sarà il terzo intervento di quest’anno.
Con l’aumento dei tassi messo già in conto, la dichiarazione della Fed che sarà pubblicata alle 14:00 ET (18:00 GMT) sarà il punto focale della giornata. Il Presidente della Fed Jerome Powell terrà la conferenza stampa alle 14:30 ET.
Il cosiddetto grafico dot-plot, che mostra le aspettative dei membri della Fed sugli aumenti futuri dei tassi, potrebbe contribuire ad influenzare i mercati, con gli investitori alla ricerca di indizi sull’intervento di dicembre. La probabilità di un quarto aumento a dicembre si attesta al 77,7%, in calo dall’84,2% della settimana scorsa.
2. Borse in ripresa, riflettori sulla decisione della Fed
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo a Wall Street, con gli investitori in attesa della decisione della Fed.
I future S&P 500 salgono dello 0,21% mentre i future Dow vanno su dello 0,17% ed i future Nasdaq 100 legati al settore tech sono in salita dello 0,37%.
Il titolo di Apple (NASDAQ:AAPL) sarà al centro della scena, dopo che il produttore di semiconduttori Qualcomm (NASDAQ:QCOM) ha accusato il colosso del tech di aver rubato segreti sui chip per passarli ad Intel (NASDAQ:INTC).
In Europa i mercati sono perlopiù al ribasso, con il tedesco DAX e il londinese FTSE 100 in rosso, mentre il francese CAC 40 è in lieve rialzo.
I titoli asiatici hanno chiuso la giornata positivamente, con la riduzione delle tensioni commerciali. L’indice Shanghai Composite sale dello 0,92% e l’indice SZSE Component va su dello 0,80%. L’indice China A50 delle principali compagnie cinesi schizza dell’1,33%, mentre in Giappone l’indice TOPIX scende dello 0,04% e l’indice Nikkei 225 va su dello 0,36%.
3. Dollaro stabile in attesa della Fed
Il dollaro rimane stabile contro il paniere delle valute, mentre gli investitori attendono la conclusione del vertice della Fed; l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 93,75 alle 05:26 ET (09:26 GMT) negli scambi in range stretto odierni.
L’attenzione sarà concentrata sui piani della Fed per la direzione della politica monetaria nel 2019. Eventuali indicazioni del fatto che la Fed resterà interventista il prossimo anno probabilmente spingeranno il dollaro, mentre segnali della possibilità di un rallentamento del ritmo degli aumenti dei tassi o della conclusione del ciclo di inasprimento nel 2019 potrebbero far scendere il biglietto verde.
4. Brent giù dal massimo di 4 anni; attesi dati sulle scorte USA
I prezzi del Brent si staccano dal massimo di quattro anni della seduta precedente. I future del Brent scambiati sulla borsa di Londra scendono dello 0,33% a 80,99 dollari al barile, dagli 82,55 dollari di ieri, il massimo dal novembre 2014. Il prezzo del greggio USA scende dello 0,3% a 72,06 dollari, allontanandosi dal massimo di ieri di 72,75 dollari, il massimo dall’11 luglio.
L’imminente calo delle forniture dall’Iran ha fatto schizzare il prezzo del greggio, con l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e i membri non-OPEC, tra cui la Russia, che sembrano riluttanti ad aumentare la produzione per compensare la diminuzione delle scorte globali.
Ieri, il Presidente USA Donald Trump ha accusato l’OPEC, affermando che i suoi membri “sono soliti fregare il resto del mondo”.
Parlando all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Trump ha affermato che gli Stati Uniti “non tollereranno … questi prezzi orribili ancora a lungo”.
La U.S. Energy Information Administration (EIA) rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 21 settembre oggi alle 10:30 ET, nelle aspettative di un calo di 1,27 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono inaspettatamente salite di 2,9 milioni di barili la scorsa settimana, rispetto al calo di 1,3 milioni previsto.
5. Attesi i dati sulle vendite di case nuove USA
Saranno seguiti da vicino i dati sul settore immobiliare USA, mentre gli investitori aspettano la decisione sui tassi della Fed e cercano indicazioni sul persistere della forza dell’economia.
I dati sulle vendite di case nuove saranno pubblicati alle 9:00 ET (13:00 GMT) e gli analisti si aspettano un aumento di 630.000 unità ad agosto rispetto alle 627.000 di luglio.
Ieri, l’indice sui prezzi delle case di luglio è risultato pari allo 0,2% come previsto.