Investing.com--La maggior parte dei titoli asiatici è scesa lunedì, con i mercati cinesi in testa alle perdite sulla prospettiva di una guerra commerciale con l'Unione Europea, mentre l'attesa dei dati chiave sull'inflazione statunitense ha tenuto il sentimento in tensione.
I mercati regionali hanno preso spunto da Wall Street, mentre un mix di prese di profitto e timori sui tassi di interesse ha fatto scivolare gli indici azionari statunitensi dai massimi storici di venerdì. I futures sugli indici azionari statunitensi sono rimasti in sordina negli scambi asiatici.
I dati sull'indice dei responsabili degli acquisti negli Stati Uniti, più forti del previsto, hanno fatto aumentare i timori che la resistenza dell'economia americana possa mantenere i tassi di interesse alti più a lungo.
Azioni cinesi in calo per i timori di una guerra commerciale con l'UE
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,4% e dello 0,8%, mentre le perdite dei titoli della Cina continentale hanno trascinato l'indice Hang Seng di Hong Kong in calo dell'1%.
I mercati cinesi hanno subito perdite prolungate dopo che l'Unione Europea, a giugno, ha imposto forti dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. La mossa ha attirato le ire di Pechino e ha fatto aumentare la possibilità di una guerra commerciale.
I funzionari cinesi hanno messo in guardia da una potenziale guerra commerciale con l'UE, mentre i ministri di Cina e Germania si sono incontrati per negoziare un percorso da seguire. Pechino ha anche preso in considerazione la possibilità di imporre tariffe di ritorsione contro le importazioni di automobili europee.
I titoli cinesi hanno subito forti perdite nelle ultime due settimane, con un sentimento negativo nei confronti del Paese e dell'Asia in generale. Le perdite a Hong Kong sono state guidate anche dai ribassi dei titoli tecnologici di peso elevato.
Anche i deboli dati del sito produzione industriale hanno intaccato il sentimento la scorsa settimana.
Altri mercati esposti alla Cina si sono ritirati. L'australiano ASX 200 è sceso dello 0,6%, mentre il sudcoreano KOSPI ha ceduto lo 0,9%.
Azioni giapponesi in rialzo, si pensa a un intervento sullo yen
Lunedì i titoli giapponesi sono stati un po' anomali, con gli indici Nikkei 225 e TOPIX che sono saliti dello 0,3% ciascuno.
I titoli locali sono stati in qualche modo incoraggiati dalla debolezza di yen, che ha sfiorato il suo livello più basso rispetto al dollaro in oltre 30 anni.
Ma la debolezza dello yen ha fatto sì che gli investitori stessero in gran parte attenti a un eventuale intervento sul mercato valutario da parte di Tokyo, soprattutto dopo che i principali ministri delle finanze giapponesi hanno messo in guardia da un simile scenario.
I mercati asiatici più ampi si sono mossi in una fascia piatta o bassa, con l'attenzione rivolta ai dati chiave sull'inflazione statunitense di questa settimana per ottenere ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. Indice dei prezzi PCE, l'indicatore dell'inflazione preferito dalla Federal Reserve, è previsto per venerdì.
Futures L'indice indiano Nifty 50 ha indicato un'apertura debole, dopo che l'indice ha subito una pesante presa di profitto dopo aver raggiunto i massimi storici all'inizio di giugno.