Di Alessandro Albano
Investing.com - L'azionario statunitense inizia bene un mese tradizionalmente debilitante per le equity, dopo il report dell'ADP che ha mostrato un aumento molto sotto le attese delle assunzioni nel settore privato americano ad agosto.
Verso le 16:00 CEST, il Dow Jones è sulla parità, lo S&P 500 avanza dello 0,1% dopo aver chiuso il settimo mese consecutivo chiuso in rialzo, mentre il Nasdaq segna nuovi massimi storici oltre i 15.330 punti (+0,5%), con titolo di Stato decennale in area 1,29% (-0,9%).
Il mercato sta digerendo i dati arrivati dalla società privata ADP, secondo la quale ad agosto sono stati creati 374 mila posti di lavoro, ben al di sotto dei 613 mila previsti da Investing.com, due giorni prima i numeri governativi sulle buste paga non agricole del Dipartimento del Lavoro (consenso +720 mila con disoccupazione al 5,2%).
"Le ADP sono state ben al di sotto delle aspettative, arrivando a quasi la metà delle previsioni di mercato e potenzialmente inviando un terribile segnale di avvertimento in vista del rapporto sull'occupazione di venerdì. Come abbiamo visto spesso in passato, i dati hanno suscitato l'interesse dei mercati ma non hanno avuto molte reazioni, a causa della loro rara capacità di fornire informazioni affidabili sul rapporto sul lavoro che arriva due giorni dopo", ha scritto in una nota Craig Erlam, senior market analyst di OANDA.
La correlazione tra i numeri ADP e quelli ufficiali del governo si è affievolita dall'inizio della pandemia, con il calo previsto dal gruppo privato nel mese scorso clamorosamente contraddetto dai dati del governo due giorni dopo. Le cifre appena mostrate da ADP, tuttavia, potrebbero rallentare il calendario per la riduzione degli acquisti, in quanto evidenziano un mercato del lavoro non ancora pronto per l'intervento della Fed, che invece vuole vedere "sostanziali progressi" nell'occupazione prima di iniziare il tapering.
"Sebbene questo mercato rialzista abbia deriso quasi tutti i segnali di preoccupazione nel 2021, non dimentichiamo che settembre è storicamente il peggior mese dell'anno per le azioni", ha affermato a Cnbc Ryan Detrick, financial chief market strategist di LPL. "Anche l'anno scorso, di fronte a un enorme rally dai minimi di marzo 2020, abbiamo visto una correzione di quasi il 10% a metà settembre".
Per l'esperto di Oanda, invece, "ci sono ovviamente rischi al ribasso per il resto di quest'anno, con la diffusione del delta che getta naturalmente un'ombra sulla ripresa globale, ma ci sono anche molte ragioni per essere fiduciosi".