MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta in territorio decisamente negativo, zavorrata dai bancari e in netta controtendenza rispetto alle altre borse europee.
L'azionario del vecchio continente è guidato dal balzo di Francoforte dopo i dati sugli ordini all'industria ben sopra le attese e le dichiarazioni del Fondo monetario internazionale che si è detto leggermente più ottimista sull'economia tedesca. Tuttavia nel pomeriggio il ritracciamento del greggio ha contribuito a ridimensionare la performance di tutti i listini spingendo in rosso anche Londra e Madrid.
** L'indice FTSE Mib chiude in calo dello 0,88% e l'Allshare perde lo 0,75%. Volumi nel finale intorno a 1,9 miliardi di euro.
** In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 sale dello 0,4% e a Wall Street gli indici sono contrastati.
** Vendite copiose, ancora una volta, sui titoli bancari guidati oggi dal BANCO POPOLARE (MI:BAPO), in calo dell'8,75%. Nell'assemblea di sabato l'istituto ha preannunciato per domani un trimestre debole, ma soprattutto ha indicato la possibilità che tutto l'aumento propedeutico alla fusione con POP MILANO (-7%) sia dato in opzione ai soci. "Sarebbe probabilmente piaciuto di più che avesse detto che ci sono già degli investitori pronti a entrare", commenta un operatore.
** L'indice dei bancari italiani lascia sul terreno l'1,65% a fronte di un più contenuto -0,6% del paniere europeo. I trader parlano di short selling generale e sottolineano che il principale timore è sempre quello che il fondo Atlante non sia sufficiente a risolvere il problema degli Npl. MPS (MI:BMPS) cede il 7,6%, BPER (MI:EMII) il 4,5%, UBI (MI:UBI) il 3,6%.
** Brilla invece DAVIDE CAMPARI (MI:CPRI) festeggiando con un rialzo di quasi il 3% i conti trimestrali migliori delle attese.
** Rimbalza FERRAGAMO (MI:SFER) (+2,4%) che aveva sofferto venerdì. Bene anche YNAP, LUXOTTICA (MI:LUX) e MONCLER.
** Sale di oltre due punti percentuali BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) aiutata dai dati sulla raccolta netta.
** In un comparto oil&gas negativo in tutta Europa (-2%), ENI (MI:ENI) cede l'1,25%, SAIPEM (MI:SPMI) -- su cui S&P ha tagliato il rating di lungo termine a 'BB+' con outlook negativo -- affonda del 4,5%.