MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue la seduta in rialzo, come le altre borse europee, in attesa dell'apertura di Wall Street dopo la buona chiusura di venerdì.
I futures sugli indici Usa sono al momento tra piatti e leggermente positivi.
I mercati restano concentrati sull'appuntamento del 6 giugno con la Bce, dal quale ci si attende l'avvio di una politica di allentamento monetario. "Non ci sono notizie oggi, si aspetta la Bce, il mercato è dominato da movimenti di breve termine", commenta un trader.
Intorno alle 13 l'indice Ftse Mib sale dello 0,8%. Volumi sopra il miliardo di euro.
Tra i titoli in evidenza:
In luce Telecom Italia (BIT:TLIT) che sale di oltre il 5% dopo aver perso poco meno del 3% venerdì. Il titolo è stato particolarmente volatile negli ultimi mesi (+11% il saldo degli ultimi 30 giorni, -11% negli ultimi 3 mesi), mosso dalle speculazioni sulla vendita della rete e sull'impatto della cessione. Dopo l'ok incondizionato dell'antitrust europeo alla vendita di NetCo a Kkr, l'AD Pietro Labriola ha ribadito oggi a Bloomberg che grazie all'operazione il gruppo potrà essere parte attiva nel futuro processo di consolidamento del mercato in Italia e in Europa. Il settore tlc è vivace in tutta Europa.
Accelera Leonardo, in rialzo del 2,6%, resta tonica Brembo (BIT:BRBI) (+2,8%) in un settore auto moderatamente positivo. Vivace Stm (EPA:STMPA) (+2,3%) in attesa di una buona partenza del Nasdaq, tra titoli tech forti anche nel resto d'Europa.
In rialzo le banche, con l'indice a +1,3%. UniCredit (BIT:CRDI) sale del 2%. Un tribunale russo ha alleggerito le disposizioni imposte alla banca nell'ambito di una causa relativa a un progetto per un impianto di gas, consentendole di offrire in garanzia titoli sovrani russi dopo che a maggio aveva disposto il sequestro di asset per 463 milioni di euro. Le strade per uscire dalla Russia sono complesse, ha ribadito l'AD Andrea Orcel al Financial Times.
Crolla doValue (-11,3%). I trader non segnalano ragioni particolari, ma il titolo è salito dell'11,6% venerdì e oggi, dicono, è colpito dalle prese di beneficio.
Balzo di oltre il 20% per Alkemy a 11,75 euro, vicino al prezzo di 12 euro dell'Opa annunciata oggi da Retex, società controllata da Fsi Sgr, finalizzata al delisting.
(Claudia Cristoferi, editing Andrea Mandalà)