MILANO (Reuters) - Avvio poco mosso a Piazza Affari, così come sugli altri listini europei, in un mercato che cerca di reagire al calo della vigilia ma resta sempre in guardia sui rischi di escalation del conflitto in Medio Oriente.
Al momento non sembrano esserci sviluppi sulla promessa risposta di Israele dopo il lancio, ieri sera, di circa 180 missili balistici da parte dell'Iran, la maggior parte dei quali intercettati, mentre Teheran ha dichiarato che l'attacco è terminato.
Il ritorno del rischio geopolitico tiene comunque lontano gli investitori da acquisti di asset più rischiosi.
"L'attacco ha riportato alla mente degli operatori quanto già avvenuto ad aprile, con gli asset rischiosi sotto pressione per circa una settimana finché la situazione non si normalizzò", commentano gli strategist di Mps (BIT:BMPS) nel daily.
Intorno alle 9,40 l'indice Ftse Mib, a cavallo sulla parità, segna un rialzo dello 0,26% dopo avere chiuso ieri con calo dell'1%.
Tra vendite prevalenti, l'indice della borsa milanese è sostenuto dai titoli petroliferi, tonici in tutta europa sul balzo dei prezzi del greggio per le crescenti tensioni in Medio Oriente. Eni (BIT:ENI) sale del 2,5%, Saipem (BIT:SPMI) dell'1,2%, e Tenaris (BIT:TENR) dell'1%.
In fondo al Ftse Mib Pirelli (BIT:PIRC) perde il 3,4% dopo le operazioni di riassetto dell'azionariato che ha visto Brembo (BIT:BRBI) uscire dal capitale cedendo, attraverso un Abb, l'intera sua quota del 5,58% al prezzo di 5,07 euro per azione, e contestualmente Mtp/Camfin rafforzare la sua presa nella catena di controllo del gruppo dei pneumatici.
Brembo, che con la cessione del pacchetto di azioni Pirelli ha incassato oltre 280 milioni di euro, sale del 3,5%.
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)