MILANO (Reuters) - Piazza Affari si avvia a chiudere in calo l'ultima seduta di una settimana densa sul fronte delle banche centrali registrando, per l'intera ottava, il peggior andamento dell'ultimo mese.
I mercati hanno reagito con un certo nervosismo alle indicazioni dei banchieri centrali di voler proseguire con una politica monetaria restrittiva che potrebbe mettere in ulteriore sofferenza la ripresa economica globale, mentre i dati macro continuano a offrire segnali preoccupanti.
Indicazioni negative sono giunte nel corso della mattinata dai dati Pmi di Germania e Francia e, in generale, nell'eurozona, cosi come nel pomeriggio degli Usa.
L'attenzione sulle banche centrali proseguirà anche la prossima settimana con l'importante appuntamento del Forum annuale della Bce di Sintra dal 26 al 28 giugno, mentre venerdì sotto i riflettori sarà il dato sull'inflazione della zona euro.
Alle 16,45 l'indice Ftse Mib perde lo 0,45%, e si avvia a chiudere la settimana con un calo di poco oltre il 2%, peggior andamento da quattro settimane. Volumi intorno a 1,4 miliardi di euro.
Scendono un po' tutti i comparti, dai petroliferi all'automotive, alle banche che pur avevano tenuto nelle prime sedute della settimana. In rialzo le utility che beneficiano del loro carattere difensivo e del calo dei rendimenti dei titoli di stato stamani.
In un contesto negativo per i prezzi del petrolio, Saipem (BIT:SPMI) è in fondo al Ftse Mib con -4%, mentre Eni (BIT:ENI) recupera delle perdite della prima parte di seduta e cede mezzo punto percentuale nel giorno dell'annuncio della mega-acquisizione con Var Energi di Neptune Energy, per un enterprise value di 4,9 mld dollari, e da cui potrebbero emergere sinergie per un miliardo di euro.
In una seduta volatile Tim (BIT:TLIT) è poco sotto la parità dopo che il Cda ha dato ieri sera l'esclusiva a Kkr per la cessione della rete.
(Andrea Mandalà, editing Gianluca Semeraro)