(Reuters) - La borsa di Tokyo scivola oggi ai suoi minimi di tre anni e mezzo nonostante la promessa di Bank of Japan di aumentare gli acquisiti di Exchange Traded Funds (Etf), raddoppiando gli attuali livelli.
L'indice Nikkei cede il 2,5% su scambi volatili, chiudendo a 17.002,04 punti, ai minimi di chiusura da novembre 2016.
Il più ampio indice Topix perde il 2,0% a 1.236,34, ai minimi di chiusura da luglio 2016.
L'indice di volatilità del Nikkei balza del 17% a 60,03, ai suoi massimi da marzo 2011, quando il Giappone fu colpito da devastanti terremoti e da uno tsunami.
"Il mercato si è esaltato sentendo la cifra di 12.000 miliardi di yen prima di trovare presto un'asterisco che afferma che si tratta di un valore massimale", ha detto Yusuke Ikawa, Japan strategist di BNP Paribas.
Anche se la BoJ ha detto di poter acquistare 12.000 miliardi di yen in Etf, una nota a piè di pagina del comunicato affermava anche che continuerà ad acquistare Etf in generale a circa 6.000 miliardi di yen l'anno.
"Il mercato non sta più reagendo alle manovre adottate dalla BoJ, dubitando della loro efficacia. Piuttosto, sta reagendo negativamente perché ha perso fiducia nella BoJ", ha detto Yasuo Sakuma, chief investment officer di Libra Investments. "Ora è chiaro che la BoJ non ha più carte da giocare".
Quattro quinti dei 33 settori della Borsa di Tokyo scambiano in ribasso, in particolare i settori dei prodotti in gomma, dei mezzi di trasporto e dei macchinari elettronici.
In calo il settore automobilistico con Toyota Motor in ribasso del 2,4%, Nissan Motor che cede il 3,5% e Honda Motor che perde il 3,4%.