TOKYO (Reuters) - L'azionario nipponico ritraccia dal picco di quasi sei settimane toccato nella sessione precedente, con gli investitori cauti prima dei risultati aziendali che riveleranno probabilmente l'entità del danno causato dalla pandemia.
L'indice Nikkei ha registrato una flessione dell'1,15% a 19.669,12, dovuta al calo dei settori dei beni di consumo discrezionali e dell'assistenza sanitaria.
Le aziende legate alla spesa dei consumatori accusano un duro colpo mentre i funzionari giapponesi continuano a incoraggiare a rimanere a casa per limitare la diffusione del nuovo coronavirus.
Gli investitori esamineranno attentamente i risultati e le previsioni delle società giapponesi per valutarne lo stato di salute. Le aziende di tutto il mondo sono alle prese con l'improvviso crollo della domanda e diversi disagi nella produzione a causa della pandemia.
"Molte società semplicemente rinunceranno a fornire previsioni a causa del coronavirus e molti investitori sono pronti ad accettarlo", ha detto Hideyuki Ishiguro, senior strategist presso Daiwa Securities a Tokyo.
A pesare sul sentiment sono stati anche i dati che mostrano che le esportazioni del Giappone hanno registrato il crollo peggiore in quasi quattro anni a marzo, evidenziando il danno che la pandemia ha inflitto al commercio globale.
I peggiori in termini percentuali sono stati il fornitore di infrastrutture di telecomunicazione Comsys Holdings, in calo del 4,17%, seguito da Chugai Pharmaceutical, che ha perso il 3,88%, e dal rivale, produttore di farmaci, Daiichi Sankyo, a -3,87%.
Tra i migliori, il produttore di apparecchiature per la produzione di semiconduttori Screen Holdings, in rialzo del 4,89%, seguito dalla società di stampa e imaging digitale Konica Minolta, avanzata del 3,87%, e Taiheiyo Cement, a +3,52%.
Il più ampio Topix è sceso dello 0,7% a 1.432,41.