TOKYO (Reuters) - L'azionario giapponese ha archiviato la seduta in calo, con le società legate all'energia fortemente penalizzate dal crollo dei prezzi del petrolio, mentre la pandemia di coronavirus ha frenato qualsiasi propensione al rischio in vista dei prossimi risultati societari.
Il Nikkei ha chiuso in ribasso dell'1,97% a 19.280,78 e il più ampio indice Topix ha perso l'1,15% a 1.415,89.
La società di ingegneria per gli impianti energetici JGC ha lasciato sul terreno il 6,3% mentre Chiyoda ha segnato una flessione del 3,5%.
Mitsubishi ha perso l'1,4% e Mitsui ha ceduto il 2,3%. Itochu Corp è sceso del 2,0%, mentre Marubeni è scivolata del 3,8% a un minimo di quattro anni.
La flessione dei prezzi del petrolio ha offerto un sostegno limitato alle società che normalmente ne trarrebbero beneficio, come le compagnie aeree, data la vasta portata del calo della domanda.
Japan Airlines è sceso dell'1,6% mentre la rivale Ana Holdings ha chiuso a -0,3% dopo aver tagliato le stime sugli utili per l'anno conclusosi il 31 marzo a 27 miliardi di yen dalla precedente stima di 94 miliardi yen. La pubblicazione dei risultati è prevista per il 28 aprile.
Sotto pressione anche i titoli ciclici come le società collegate ai semiconduttori, con gli investitori che continuano a preoccuparsi dell'impatto della nuova pandemia di coronavirus. Nidec ha chiuso con un calo del 5,3%.
Bene Takara Bio, balzata del 10,4% su indiscrezioni stampa secondo cui il gruppo creerà un sistema di produzione di massa per il vaccino contro il coronavirus che sta sviluppando.
Nintendo ha guadagnato invece lo 0,2% sulle indiscrezioni stampa secondo cui la società starebbe considerando di incrementare la produzione della sua famosa console di gioco "Switch", la cui domanda è aumentata grazie ai lockdown imposti in numerosi paesi.