(Reuters) - I futures degli indici azionari statunitensi perdono terreno, mentre i mercati attendono i dati sulle prospettive economiche e sulla probabilità di ulteriori tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, con gli occhi puntati anche su una potenziale escalation delle ostilità in Medio Oriente.
I tre indici principali di Wall Street hanno chiuso piatti nella seduta precedente, dopo che un sondaggio aveva segnalato che il mercato del lavoro non era in netto deterioramento.
La cautela prevale comunque, mentre gli investitori valutano la portata della risposta di Israele e degli Stati Uniti al recente attacco dell'Iran a Israele. Alle 12,30 italiane l'indice di volatilità Cboe, l'indicatore di paura di Wall Street, si attesta a 20,03, ai massimi di tre settimane.
Al centro dell'agenda della giornata c'è un dato che dovrebbe mostrare che il numero di statunitensi che hanno richiesto il sussidio di disoccupazione si è attestato a 220.000 per la settimana conclusasi il 28 settembre, in aumento rispetto ai 218.000 della settimana precedente. I dati cruciali sui payroll non agricoli sono previsti per venerdì.
È prevista anche l'indagine dell'Institute for Supply Management sull'attività del settore dei servizi, che costituisce la maggior parte dell'economia statunitense. Per il mese di settembre, si prevede che l'indice rimanga in territorio di espansione a 51,7.
I futures sul Dow cedono lo 0,35%, quelli sull'S&P 500 lo 0,33% e i futures sul Nasdaq 100 lo 0,45%.
Le borse statunitensi hanno guadagnato terreno per gran parte dell'anno, con il benchmark S&P 500 che ha confermato un contesto 'bullish' e ha registrato guadagni in otto dei nove mesi precedenti grazie alle aspettative di riduzione dei costi di indebitamento.
I titoli tech registrano un'ottima performance con la prospettiva che i loro guadagni ricevano una spinta dall'integrazione dell'intelligenza artificiale.
Gli investitori valuteranno anche i commenti di banchieri della Fed Raphael Bostic e Neel Kashkari nel corso della giornata. Le probabilità che la banca centrale statunitense riduca i tassi di 25 punti base nella riunione di novembre sono al 63,9%, rispetto al 50,7% di una settimana fa, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.
È il terzo giorno di sciopero dei lavoratori sulle coste dell'Est e del Golfo. Secondo gli economisti di Morgan Stanley (NYSE:MS), un'interruzione del servizio prolungata potrebbe far aumentare i prezzi al consumo, con i prezzi dei generi alimentari che potrebbero reagire per primi.
Tra i titoli del settore petrolifero, Occidental Petroleum e Exxon Mobil (NYSE:XOM) sono sostanzialmente fermi, anche se i prezzi del greggio sono saliti di oltre l'1% grazie alla previsione di possibili interruzioni delle forniture in Medio Oriente. [O/R]
Levi Strauss (NYSE:LEVI) crolla dell'11,3% dopo che la società ha detto di stare valutando la vendita del suo marchio Dockers, che ha registrato risultati insufficienti, e ha previsto ricavi per il quarto trimestre inferiori alle aspettative.
Tesla (NASDAQ:TSLA) scende dell'1,6% il giorno dopo aver comunicato un aumento delle consegne nel terzo trimestre inferiore alle attese. Il produttore di veicoli elettrici ha anche interrotto la produzione della berlina compatta Model 3, la più economica, negli Stati Uniti.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)