(Reuters) - I futures degli indici azionari statunitensi sono in calo con gli investitori nervosi per le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e per lo sciopero dei porti nazionali, in attesa dei dati sull'occupazione che dovrebbero far luce sulla salute dell'economia e sulla traiettoria della politica monetaria della Fed.
I principali indici di Wall Street hanno iniziato l'ultimo trimestre dell'anno in modo negativo, con l'S&P 500 e il Nasdaq che ieri hanno toccato i minimi di due settimane in seguito a un sell-off di asset più rischiosi dopo che l'Iran ha lanciato missili contro Israele come rappresaglia per gli attacchi in Libano.
I mercati sono rimasti stabili dopo che Israele e gli Stati Uniti hanno promesso un contrattacco, mentre titoli di major petrolifere come Slb e Occidental Petroleum guadagnano circa il 2% ciascuno nelle contrattazioni pre-mercato, sulla scia del balzo di oltre il 2,5% dei prezzi del greggio sui timori di possibili interruzioni delle forniture dal Medio Oriente.
Lockheed Martin e Rtx, salgono dell'1,3% e l'1,4% dopo che l'indice S&P 500 del settore aerospaziale e della difesa ha toccato un massimo storico ieri.
Alle ore 12,30 italiane, il Dow E-minis cede 114 punti, o lo 0,27%, l'S&P 500 E-minis perde 8,75 punti, pari allo 0,16% e il Nasdaq 100 E-minis scambia in ribasso di 29,25 punti, o dello 0,15%.
I futures sull'indice small-cap Russell 2000 perdono lo 0,8%, con i Treasury, considerati un bene rifugio, in calo dopo l'impennata di ieri.
L'indice di volatilità CBOE, il cosiddetto indicatore di paura di Wall Street, si aggira ai massimi di tre settimane, a 19,5 punti.
Sul fronte dei dati macro, occhi puntati sull'indagine Adp di settembre relativo agli occupati del settore privato, previsto alle ore 14,15 italiane, in attesa dei numeri sugli occupati non agricoli di settembre in agenda venerdì.
Gli investitori monitorano anche il secondo giorno dello sciopero dei lavoratori portuali sulle coste dell'Est e del Golfo. Secondo le stime degli analisti di JPMorgan, lo sciopero potrebbe costare all'economia americana circa 5 miliardi di dollari al giorno.
Alcune aziende come Costco, Walmart, Merit Medical Systems, McCormick e Designer Brands hanno detto di avere a disposizione delle contromosse contro lo sciopero, con i relativi titoli che sono stabili negli scambi del pre-borsa
Secondo gli analisti, l'impennata dei prezzi del petrolio, insieme allo sciopero dei porti, potrebbe far crescere l'inflazione, che di recente si è avvicinata all'obiettivo del 2% della banca centrale.
Nike (NYSE:NKE) scivola del 5% dopo aver ritirato le proprie previsioni di ricavi annuali, con un nuovo amministratore delegato che si appresta a prendere il timone del gigante dell'abbigliamento sportivo.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)