(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi sono in marginale ribasso, con gli investitori che si mantengono cauti in attesa di un importante dato sull'inflazione che potrebbe influenzare le aspettative sull'entità dei prossimi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Il rapporto del dipartimento del Commercio, previsto per le 14,30, dovrebbe mostrare che l'indice della spesa per consumi personali (Pce) - l'indicatore dell'inflazione preferito dalla Fed - è aumentato del 2,3% ad agosto, secondo gli economisti intervistati da Reuters, meno del 2,5% del mese precedente.
Le pressioni sui prezzi si sono avvicinate all'obiettivo della banca centrale del 2%, dando alla Fed abbastanza margine per poter dare il via al ciclo di allentamento con un taglio dei tassi da 50 punti base la scorsa settimana. L'attenzione sarà ora rivolta a garantire che non si verifichi un forte incremento della disoccupazione.
"Anche nel caso di una piccola deviazione dal consensus, il recente cambio di orientamento della Fed verso il lato occupazionale del suo mandato significa che i mercati sono meno sensibili alle notizie sull'inflazione", commentano gli strategist di Ing Bank.
I dati della settimana suggeriscono che l'economia sia nel complesso ancora resiliente, il che lascia gli operatori incerti su quale sarà la prossima mossa della Fed. Le probabilità che la banca centrale intraprenda un'altra mossa consistente nella prossima riunione di novembre sono pari al 51,4%, secondo lo strumento FedWatch del Cme Group. Quelle per un taglio di 25 punti base sono al 48,6%.
Alle 12,30, i futures sul Dow sono in calo di 4 punti, o dello 0,01%, i futures sull'S&P 500 cedono 5 punti, o lo 0,09% e i futures sul Nasdaq 100 sono in ribasso di 45,25 punti, o dello 0,22%.
In calendario anche la stima finale di settembre sul sentiment dei consumatori a cura dell'Università del Michigan e i commenti della governatrice della Fed Michelle Bowman.
Ieri sera la governatrice della Fed Lisa Cook ha detto che la rara mossa della banca centrale di questo mese potrebbe affrontare i crescenti "rischi al ribasso" per l'occupazione.
Ieri i principali indici di Wall Street hanno chiuso in rialzo, con l'S&P 500 che ha terminato ai massimi storici dopo che le previsioni ottimistiche di Micron hanno rinvigorito l'ottimismo sull'intelligenza artificiale. Il produttore di chip scivola dello 0,4% nel premarket.
L'S&P 500, così come il Dow e il Nasdaq, si avvia alla terza settimana consecutiva di guadagni.
Tra i singoli titoli, Bristol Myers Squibb balza del 6,3% dopo che la Fda statunitense ha approvato il suo farmaco contro la schizofrenia, offrendo ai pazienti un'opzione terapeutica che riduce i sintomi del disturbo mentale senza i comuni effetti collaterali.
CostCo Wholesale scende dell'1,5% dopo aver mancato le aspettative del mercato sui ricavi del quarto trimestre, penalizzata dalla cauta spesa dei consumatori per gli articoli più costosi nei suoi negozi per soli soci e dal calo dei prezzi della benzina.
Tra i titoli quotati negli Stati Uniti di aziende cinesi, Alibaba sale dell'1,1% e Pdd Holdings è in rialzo del 3,8% dopo che la banca centrale cinese ha abbassato i tassi di interesse e iniettato liquidità nel sistema bancario, nella sua ultima mossa di stimolo. In controtendenza Li Auto (NASDAQ:LI) che cede lo 0,8%.
Bene i titoli minerari, come Albemarle che guadagna il 3,3% e il titolo quotato negli Stati Uniti di BHP che sale dell'1,1% dopo che fonti hanno riferito che le principali città cinesi, Shanghai e Shenzhen, prevedono di eliminare le importanti restrizioni ancora esistenti sull'acquisto di case per attirare potenziali acquirenti.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)