(Reuters) - I futures sugli indici azionari Usa sono poco mossi, in attesa che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse per la prima volta in più di quattro anni, con la maggior parte dei trader che prevede una riduzione di mezzo punto percentuale.
I costi di indebitamento sono ai livelli più alti in oltre due decenni dal luglio 2023, quando la banca centrale ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli tra il 5,25% e il 5,50%.
Alle 11,50 italiane, i futures sul Dow avanzano dello 0,16%, quelli sull'S&P 500 dello 0,12%, e i futures sul Nasdaq 100 dello 0,12%.
Anche i futures legati all'indice Russell 2000, che segue le small cap che tendono a registrare una performance migliore in un contesto di tassi d'interesse più bassi, sono in lieve rialzo dello 0,09%.
L'indice di riferimento S&P 500 e l'indice blue-chip Dow si sono entrambi ripresi dal crollo di inizio agosto per raggiungere nuovi massimi ieri, dopo che una serie di dati economici ha lasciato intendere un'economia ancora in crescita prima della decisione della Federal Reserve, prevista per questa sera alle 20,00.
Tuttavia, l'entità del taglio dei tassi è ancora incerta. In seguito ai commenti 'dovish' degli attuali ed ex funzionari della Fed, i trader vedono ora il 63% di possibilità di una riduzione maggiore di 50 punti base, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.
Gli analisti, tuttavia, avvertono che una mossa eccessiva da parte della banca centrale potrebbe spaventare i mercati, già nervosi per lo stato di salute generale della maggiore economia del mondo.
Le previsioni di un taglio più contenuto di 25 punti percentuali sono scese al 37% dall'86% di una settimana fa. Gli investitori seguiranno anche i commenti del presidente della Fed Jerome Powell alle 20,30 italiane per valutare la posizione della banca centrale sull'economia e le prospettive di ulteriori tagli dei tassi quest'anno.
"Powell dovrebbe fornire solide giustificazioni macro per una mossa di mezzo punto, per evitare di sembrare troppo sensibile alle aspettative del mercato sui tassi", hanno detto gli analisti di ING Bank.
"Tra l'altro, Powell dovrebbe dimostrare che il taglio di 50 punti base non è una mossa fatta 'in preda al panico'. Se non riuscisse a rassicurare il mercato, potrebbe causare agitazione in borsa".
I mercati sono in rialzo quest'anno, con tutti e tre i principali indici che hanno toccato i massimi storici grazie alle prospettive di riduzione dei tassi di interesse, alla moderazione dell'inflazione e ai graduali segnali di raffreddamento del mercato del lavoro.
Negli scambi premarket le principali megacap 'growth' sono miste. Apple (NASDAQ:AAPL) cede lo 0,40%, Nvidia scende dello 0,31%, mentre Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) avanzano rispettivamente dello 0,71% e dello 0,43%.
Intuitive Machines balza del 42,6% dopo aver ottenuto dalla NASA un contratto per servizi di navigazione da 4,8 miliardi di dollari.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)