Di Gina Lee
Investing.com – Andamento negativo dei mercati asiatici questo venerdì, con le azioni cinesi crollate al minimo di 14 anni. Gli investitori stanno esaminando i dati sull’inflazione USA al massimo di 40 anni, dati che rafforzano le aspettative verso aumenti dei tassi più decisi,
In Giappone l’indice Nikkei 225 è in calo del 2,28% alle 3:55 AM CET. I dati rilasciati stamane hanno mostrato che la spesa delle famiglie è cresciuta del 6,9% su base mensile, ma si è contratta dell’1,2% su base annua, a gennaio 2022. L’indice BSI sulle condizioni delle grandi aziende manifatturiere nel primo trimestre si è attestato a -7,6.
In Corea del Sud il KOSPI è in calo dell’1,04%.
In Australia, l’indice ASX 200 è sceso dell’1,51% mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è in calo del 3,23%.
In Cina lo Shanghai Composite è in sceso dell’1,59% e lo Shenzhen Component è in calo dell’1,51%. Le azioni cinesi quotate negli USA sono crollate, con l’indice Nasdaq Golden Dragon China Index che ha perso il 10% giovedì, il calo maggiore da ottobre 2008. Questo selloff è giunto dopo che il SEC ha identificato cinque aziende che potrebbero essere oggetto di delisting in caso di mancato di rispetto di alcuni requisiti di controllo.
Negli USA i dati hanno mostrato che l’IPC è cresciuto del 79,% su base annua e dello 0,8% su base mensile a febbraio. L’indice IPC core è cresciuto dello 0,5% su base mensile e del 6,4%su base annua.
La Banca Centrale Europea ha mantenuto il tasso invariato allo 0%, come annunciato nella sua decisione di politica lo scorso giovedì. Tuttavia, ha accelerato inaspettatamente il ritiro dello stimolo monetario, un segnale che indica che la banca è concentrata più sull’inflazione elevata che sulla crescita economica più debole.