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Borse asiatiche in calo, timori per le banche

Pubblicato 24.03.2023, 06:10
© Reuters.
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Di Ambar Warrick

Investing.com – Listini asiatici in calo questo venerdì, dopo le dichiarazioni delle autorità di regolamentazione statunitensi che non sono riusciti a placare del tutto i timori di una crisi bancaria, mentre le preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica hanno intaccato il sentimento.

Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,3% e dello 0,5%, mentre il sentimento si è inasprito nei confronti dei titoli immobiliari dopo che il piano di ristrutturazione del debito dell’immobiliarista China Evergrande Group (HK:3333) non ha impressionato gli investitori.

Anche l’indice Hang Seng di Hong Kong è stato frenato dalle perdite dei titoli immobiliari, con un calo dello 0,2%. Ma la forza dei titoli tecnologici locali ha fatto sì che l’Hang Seng superasse di gran lunga i suoi omologhi regionali questa settimana, con un balzo di quasi il 3%.

L’indice sudcoreano KOSPI è sceso dello 0,6%, mentre l’indice australiano ASX 200 ha ceduto lo 0,2%. Le azioni australiane dell’azienda di pagamenti Block Inc (ASX:SQ2) sono crollate del 20% dopo che il venditore allo scoperto Hindenburg Research ha affermato che l’azienda ha ingannato gli investitori sui dati relativi ai suoi clienti.

Le perdite nel mercato giapponese Nikkei 225 sono state piuttosto limitate, con l’indice che ha perso lo 0,2% dopo che i dati hanno mostrato che l’inflazione al consumo è scesa come previsto a febbraio.

Gli indici indiani Nifty 50 e BSE Sensex 30 sono scesi di circa lo 0,1% ciascuno.

I titoli asiatici più ampi sono scesi, mentre il sito sessione notturna mista a Wall Street ha fornito spunti mediocri. I titoli bancari statunitensi hanno registrato un’altra serie di vendite, anche se il Segretario del Tesoro Janet Yellen ha cercato di rassicurare gli investitori sulla stabilità del sistema bancario.

La Fed ha inoltre abbassato leggermente le previsioni sul PIL per l’anno in corso, indicando ulteriori venti contrari all’economia a causa dell’inflazione e dei tassi di interesse elevati.

I titoli asiatici hanno risentito dell’indebolimento della propensione al rischio, in quanto gli investitori temono una maggiore ricaduta del crollo di diverse banche statunitensi questo mese.

Tuttavia, la prospettiva di una Fed meno aggressiva ha fatto sì che la maggior parte degli indici regionali guadagnasse su base settimanale, mentre le misure di liquidità di emergenza hanno minato un anno di stretta monetaria da parte della banca centrale statunitense.

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