Investing.com - La maggior parte dei titoli asiatici ha registrato un forte rialzo lunedì, grazie ai dati sull’occupazione USA, più deboli del previsto, che hanno rafforzato le aspettative sulla fine del ciclo di rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre l’attenzione si è rivolta anche ai prossimi dati economici della Cina.
I titoli azionari regionali hanno registrato un’impennata da giovedì, dopo che la Fed ha fornito segnali un po’ meno aggressivi di quelli che i mercati temevano, aumentando le aspettative di una fine dei rialzi.
I dati di venerdì sull’occupazione non agricola, più deboli del previsto, hanno segnalato un raffreddamento del mercato del lavoro statunitense, che è stato uno dei principali punti dolenti per la Fed.
Gli indici di Wall Street hanno registrato un’impennata dopo la lettura di venerdì, fornendo una spinta positiva alle azioni asiatiche lunedì. I trader hanno valutato l’ipotesi che la Fed non aumenti più i tassi di interesse e che possa iniziare a ridurre i tassi entro la metà del 2024.
Gli indici tecnologici sono stati i migliori della giornata, grazie al calo sostenuto del dollaro e dei Treasury statunitensi. L’indice sudcoreano KOSPI è salito del 3,8% ai massimi di due settimane.
Il Giappone ha registrato un balzo del 2,2% sul sito Nikkei 225, sostenuto anche dai dati che hanno mostrato che il settore dei servizi è cresciuto più del previsto nel mese di ottobre. Il Nikkei ha toccato i massimi da un mese a questa parte e si è avviato verso la quarta seduta consecutiva di rialzi dopo che anche la Banca del Giappone ha assunto un tono dovish la scorsa settimana.
Questa settimana sono in programma anche i principali risultati aziendali di SoftBank Group Corp. (TYO:9984) e Sony Corp (TYO:6758).
L’australiano ASX 200 è salito dello 0,3%, superando il livello di 7.000 per la prima volta in oltre due settimane.
I titoli bancari sono stati tra i principali rialzi dell’ASX, con Westpac Banking Corp (ASX:WBC) in crescita del 3,3% dopo aver registrato un aumento del 26% dell’utile annuale e aver annunciato un riacquisto di azioni per 975 milioni di dollari.
Ma i guadagni più ampi dei titoli australiani sono stati in qualche modo limitati in previsione del vertice della Reserve Bank of Australia di martedì. Si prevede che la banca centrale aumenterà i tassi di 25 punti base, in seguito alla ripresa dell’inflazione nell’ultimo trimestre.
I future sull’indice indiano Nifty 50 indicano un’apertura positiva, dopo che la forza dei titoli tecnologici ha portato l’indice ai massimi di due settimane venerdì.
I titoli cinesi salgono prima dei dati sul commercio e sull’inflazione
L’indice cinese Shanghai Shenzhen CSI 300 è salito dello 0,7%, mentre l’indice Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5%. L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell’1,5%, sostenuto soprattutto dai titoli tecnologici di peso elevato.
Questa settimana l’attenzione si concentra sui dati chiave sul commercio e sull’inflazione della più grande economia asiatica, che dovrebbero offrire ulteriori indicazioni su una ripresa economica lenta.
I dati arrivano dopo una serie di deboli letture dell’attività economica cinese per il mese di ottobre, che hanno gravemente intaccato il sentimento verso i mercati locali.
Ma la debolezza economica dovrebbe anche attirare ulteriori misure di stimolo da parte di Pechino, con il governo che ha recentemente annunciato un’emissione di obbligazioni per 1.000 miliardi di yuan (140 miliardi di dollari) nel quarto trimestre.