Di Ambar Warrick
Investing.com – Listini asiatici poco mossi questo giovedì, dopo l’esaurirsi del rally dei titoli tecnologici cinesi e in attesa dei dati chiave sull’inflazione statunitense, che dovrebbero mostrare un calo delle pressioni sui prezzi.
Gli indici di Wall Street sono saliti durante la notte grazie alle crescenti aspettative di un ulteriore allentamento della pressione sui prezzi negli Stati Uniti (IPC) a dicembre.
I mercati asiatici hanno assunto un atteggiamento più cauto in vista dei dati. Qualsiasi segnale che indichi che l’inflazione non si è raffreddata come previsto nell’ultimo mese potrebbe scuotere i mercati orientati al rischio, dato che consentirebbe alla Federal Reserve di continuare ad aumentare i tassi di interesse a ritmo sostenuto.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi leggermente, mentre l’indice di Hong Kong Hang Seng index ha guadagnato lo 0,2%, dopo due giorni di rally dei titoli tech. L’impennata dei titoli tecnologici di questa settimana è dovuta ai segnali di distensione lanciati dal governo cinese nella sua crociata normativa contro i giganti di Internet del Paese.
I dati rilasciati questo giovedì hanno mostrato che l’IPC cinese è aumentata leggermente più del previsto a dicembre, in quanto il Paese ha allentato la maggior parte delle sue severe restrizioni anti-COVID. Ma le pressioni sui prezzi sono rimaste ancora contenute, mentre il Paese è alle prese con la peggiore epidemia mai registrata.
L’indice nipponico Nikkei 225 index è rimasto in sordina, nonostante i dati che hanno mostrato che il Paese ha registrato un record sul surplus corrente a novembre, grazie ai forti rendimenti degli investimenti giapponesi all’estero che hanno ampiamente compensato il crescente deficit commerciale.
La lettura indica una certa forza dell’economia giapponese, anche se il Paese deve affrontare un rallentamento della crescita e un aumento dell’inflazione.
L’indice australiano ASX 200 è salito dell’1,2. Le forti esportazioni australiane di materie prime sono rimaste stabili nel corso del mese, mentre le importazioni sono diminuite a causa della debolezza della domanda locale.
L’indice Taiwan Weighted è sceso dello 0,1%, con le azioni di Taiwan Semiconductor (TW:2330), il maggiore titolo taiwanese, in calo dello 0,3%, in quanto il fatturato ha deluso le aspettative nel quarto trimestre. Ma il produttore di chip ha registrato un utile trimestrale molto migliore del previsto.