Di Ambar Warrick
Investing.com – Listini asiatici in range stretto questo martedì: gli operatori attendono ulteriori indicazioni sulla politica monetaria degli Stati Uniti da una serie di indicatori della Federal Reserve questa settimana, mentre l’attenzione resta alta anche sulla ripresa economica cinese.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è stato il peggiore della giornata, con un calo dell’1,6% a causa delle perdite dei titoli tecnologici più importanti. Il motore di ricerca cinese JD.com (HK:9618) è crollato di quasi il 7% ed è stato il peggior performer dell’indice dopo che i media hanno affermato che l’azienda stava pianificando una campagna di sovvenzioni.
Le azioni di Hong Kong (HK:0005) di HSBC Holdings PLC (LON:HSBA) sono scese dello 0,6% in quanto la banca ha registrato un calo di 1,4 miliardi di dollari nell’utile annuale. Ma la banca ha anche registrato un aumento di quasi il 100% dei suoi utili del quarto trimestre, e ha anche dichiarato che sta considerando un dividendo speciale.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono rimasti in sordina, in quanto l’ottimismo per ulteriori misure di spesa del governo si è esaurito. Lunedì la People’s Bank of China ha mantenuto i suoi tassi di prestito ai minimi storici, nel tentativo di sostenere la crescita economica locale.
Le speranze di una ripresa economica cinese sono state al centro del rally dei titoli asiatici di quest’anno, dopo che il Paese ha allentato la maggior parte delle misure anti-COVID a gennaio. La ripresa della Cina fa ben sperare i partner commerciali regionali del Paese.
Tuttavia, i recenti indicatori economici del Paese dipingono un quadro di ripresa piuttosto contrastante.
I mercati asiatici in generale si sono mossi poco, con l’attenzione rivolta ai verbali del vertice di febbraio della Federal Reserve, in uscita per mercoledì. Si prevede che i verbali ribadiscano la retorica da falco della banca centrale, che indica un maggior numero di rialzi dei tassi di interesse per contenere l’inflazione.
I mercati attendono anche la lettura dell’indice della spesa per consumi personali, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed, e una serie di discorsi dei funzionari della Fed.
L’aumento dei tassi d’interesse statunitensi non è un fattore positivo per i titoli asiatici, in quanto limita l’afflusso di capitali stranieri nella regione e fa salire i tassi di prestito regionali.
L’indice australiano ASX 200 è sceso dello 0,2%, trascinato al ribasso dalle perdite del principale minerario BHP Group Ltd (ASX:BHP) dopo aver registrato un calo dell’utile semestrale.
Gli indici indiani Nifty 50 e BSE Sensex 30 sono saliti rispettivamente dello 0,3% e dello 0,4%, mentre l’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,2%.