Investing.com - Mercati europei a due velocità questo venerdì, con DAX, FTSE MIB in negativo e CAC 40 e FTSE 100 in positivo. Aiutano gli acquisti registrati in Asia e Wall Street, quest'ultima spinta dalla trimestrale di NVIDIA (NASDAQ:NVDA) e dagli effetti sul Nasdaq (+1,7% giovedì).
L'effetto Nvidia si registra anche in Europa, con i colossi dei semiconduttori come ASML (AS:ASML) e la più piccola STMicroelectronics (BIT:STMMI) che stanno estendendo i guadagni realizzati alla vigilia.
Intanto sta per finire anche questa stagione delle trimestrali, con risultati che in larga parte hanno superato le attese del mercato aiutando le posizioni long. Pochi movimenti su Lufthansa (ETR:LHAG), dopo che la compagnia aerea tedesca ha annunciato giovedì l'acquisizione di una partecipazione del 41% in ITA Airways, l'ex Alitalia, con la possibilità di salire al 90% nei prossimi tre anni.
Tra le notizie economiche, fanno riflettere le parole del presidente della Bundesbank Joachim Nagel che ieri non si è tirato indietro di fronte alla possibilità di nuovi aumenti dei tassi. "Per allontanare lo spettro dell'inflazione, noi dell'Eurosistema abbiamo agito con determinazione", ha detto. "Il Consiglio direttivo della BCE continuerà sulla strada della stretta monetaria per superare l'alta inflazione".
Prospettive indicate anche da HSBC (LON:HSBA) nell'ultimo report sull'Eurozona, dove vengono spiegate le ragioni per cui la banca inglese ritiene possibili altre 3 aumenti dei tassi da parte di Francoforte, con il rischio però di un rialzo eccessivo del costo del denaro con effetti negativi su crescita e spread di credito.
Arrivano buona notizia invece da Washington, dove sia Dem che repubblicani hanno evidenziato un miglioramento dei colloqui sul debito, suggerendo la possibilità di un accordo entro la data X del 1 giugno. Le due parti sembrano essere vicine a un accordo che aumenterebbe per due anni il tetto del debito pubblico ora fissato a 31.400 miliardi di dollari, con soli 70 miliardi di dollari a separare i gruppi su una cifra totale che, secondo le voci di stampa, dovrebbe supererebbe i 1.000 miliardi di dollari.
Tra le materie prime, Brent e Wti in ribasso continuando la debolezza della sessione precedente, dopo che la Russia ha minimizzato la prospettiva di ulteriori tagli alla produzione dell'OPEC+ nella riunione del mese prossimo.
Il vice primo ministro russo Alexander Novak ha dichiarato giovedì di non aspettarsi nuove misure da parte del cartello in occasione della riunione del 4 giugno, smentendo le osservazioni del ministro dell'Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, che all'inizio della settimana aveva mandato un messaggio agli speculatori affermando che "devono fare attenzione".
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