Investing.com - Il governo è intervenuto a “difesa dei risparmiatori senza fare favori alle banche, agli stranieri o agli amici degli amici”. Con queste parole il Vicepremier Matteo Salvini, ha spiegato le ragioni alla base dell’approvazione del decreto “salva Carige” arrivato nella serata di ieri in maniera improvvisa.
“Mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito”, ha aggiunto Salvini, giudicando positiva l’azione del governo “a tutela dei risparmiatori liguri e italiani”, utilizzando un “miliardo e mezzo stanziato in manovra per gli altri cittadini truffati”.
Pronta la risposta di Matteo Renzi, il quale scrive in un tweet che “Matteo Salvini e Luigi Di Maio devono solo vergognarsi”. Renzi ha spiegato che “sono bastati dieci minuti di una riunione notturna del Consiglio dei Ministri per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi”.
Sul parallelismo tra Carige e Mps (MI:BMPS) si concentra la risposta di Maria Elena Boschi su Facebook (NASDAQ:FB), la quale ha definito il decreto “giusto per i risparmiatori”. Boschi ha poi attaccato affermando che “se fossero uomini seri, oggi Di Maio e Salvini dovrebbero riconoscere che hanno fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi. Non lo faranno. Perchè la parola verità non appartiene al lavoro vocabolario”.
Intanto, i commissari straordinari di Banca Carige (MI:CRGI) sono “in procinto di chiedere l’attivazione della garanzia statale sulla emissione di obbligazioni”. A comunicarlo è lo stesso istituto, il quale aggiunge che la decisione ha il “fine di garantire la stabilità della raccolta a medio temine nella presente fase di transizione traendo beneficio dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri”.
I commissari nominati dalla Banca centrale europea per cercare di salvare l’istituto, hanno incontrato ieri i vertici dello Schema volontario di intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi col fine di proporre la “ridefinizione delle condizioni del prestito subordinato di 320 milioni' sottoscritto dal fondo, 'tali da garantire la sostenibilita' nel quadro del piano industriale in corso di preparazione e della prospettata aggregazione”.
Piano industriale, continua la nota, che verrà presentato “entro febbraio 2019” e potrà “prevedere un percorso credibile non solo dal punto di vista della sostenibilità” operativa, ma anche “in termini di attrattività in ottica di aggregazione”.