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Crollo delle borse europee per l’impasse della Grecia; Dax -3,68%

Pubblicato 29.06.2015, 09:38
© Reuters.  Crollano i titoli europei tra i timori per un default della Grecia
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Investing.com - Aprono con un crollo i mercati azionari europei questo lunedì, mentre pesa la possibilità di un default della Grecia e l’eventualità che il paese lasci la zona euro.

Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 crolla del 4,04%, il francese CAC 40 segna -3,90%, mentre il tedesco DAX 30 vede un crollo del 3,68%.

I mercati sono stati colpiti dalla notizia che le ultime trattative sul debito greco svoltesi nel weekend si sono chiuse senza un accordo, portando il paese sempre più sull’orlo del default mentre è ormai alle porte la scadenza del pagamento al Fondo Monetario Internazionale, previsto per domani.

Il piano di salvataggio della Grecia scadrà domani, quando il paese dovrà anche pagare 1,6 miliardi di euro al FMI, ma senza un nuovo pacchetto di aiuti la Grecia andrà quasi sicuramente in default.

Sabato il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ha abbandonato il tavolo delle trattative con i creditori ed ha indetto un referendum per il 5 luglio sui termini proposti dai creditori per prolungare il piano di salvataggio del paese.

I ministri delle finanze europei hanno rifiutato la richiesta da parte del governo greco di estendere il piano di salvataggio fino a dopo il referendum.

Un funzionario del governo greco stamane ha dichiarato che le banche resteranno chiuse per sei giorni a partire da oggi per evitare la crisi nel settore bancario dopo l’incremento dei prelievi nel corso del weekend. I prelievi agli sportelli saranno limitati a 60 euro al giorno per conto corrente.

Al ribasso i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PARIS:BNPP) e Societe Generale (PARIS:SOGN) che crollano del 5,93% e del 5,80%, mentre in Germania Deutsche Bank (XETRA:DBKGn) e Commerzbank (XETRA:CBKG) registrano un crollo del 6,61% e del 5,07%.

Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MILAN:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP) segnano un crollo rispettivamente del 5,65% e del 6,04%, mentre le spagnole BBVA (MADRID:BBVA) e Banco Santander (MADRID:SAN) vanno giù del 6,19% e dell’8,25%.

Al ribasso anche il settore automobilistico, con la francese Peugeot SA (PARIS:PEUP) che crolla del 5,77% e la tedesca Bay.Motoren Werke AG ST (XETRA:BMWG) che segna -4,17%.

Negativa anche Renault SA (PARIS:RENA), che crolla del 3,81% nonostante le voci secondo cui la casa automobilista francese sarebbe intenzionata a rimettere in pista il modello Alpine dopo due decenni per attirare gli acquirenti di fascia alta.

A Londra, il FTSE 100 crolla del 2,14%, dal momento che le banche britanniche hanno seguito la scia ribassista delle controparti continentali.

Lloyds Banking (LONDON:LLOY) segna -2,21% e Royal Bank of Scotland (LONDON:RBS) crolla del 2,48%, mentre HSBC Holdings (LONDON:HSBA) e Barclays (LONDON:BARC) registrano un crollo rispettivamente del 2,70% e del 2,82%.

Intanto, i titoli minerari sono misti sull’indice legato alle materie prime. Bhp Billiton (LONDON:BLT) ed Anglo American (LONDON:AAL) scendono rispettivamente dello 0,58% e dello 0,79%, mentre Fresnillo (LONDON:FRES) sale dello 0,14% e Rangold Resources è in salita dello 0,72%.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average crollano dell’1,14%, i futures S&P 500 registrano un crollo dell’1,11%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -1,20%.

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