Investing.com – Nuovo cambio di rotta improvviso per il Ftse Mib, che a metà seduta recupera le vendite e torna in parità con un percorso inverso rispetto a quello di ieri.
Con in mercati europei in rosso generale a causa delle minacce di Donald Trump sui dazi, il principale indice di Piazza Affari resta l’unico in verde mentre il Cac 40, l’Ibex 35, il Dax e il Ftse 100 restano monopolizzati dalle vendite.
Il presidente Usa Donald Trump ieri aveva minacciato un aumento dei dazi sulle importazioni cinesi qualora non si raggiungesse un accordo con Pechino.
Dalla Cina la risposta ha avuto lo stesso tono intimidatorio, condannando il provvedimento adottato dal Senato Usa volto a proteggere i diritti umani a Hong Kong e invitando Washington a non interferire con gli affari interni di Hong Kong e Cina.
A Milano si abbassa lo spread, tornando sotto quota 160 punti, anche grazie al via libera sulla manovra economica del governo italiano da parte della Commissione europea.
L’approvazione sui conti, però, è stata accompagnata da un avviso circa una possibile “deviazione significativa del cammino verso il rispetto dell’obiettivo di medio termine”, a cui si aggiunge il rischio di “non rispetto del benchmark di riduzione del debito”.
A Piazza Affari, intanto prosegue la corsa di Nexi (MI:NEXII), dopo le indiscrezioni circa un possibile accordo con Intesa Sanpaolo (MI:ISP), con entrambe le società che hanno confermato l’avvio di discussioni sul tema.
Altra protagonista della giornata è Atlantia (MI:ATL), titolo peggiore tra le blue chips con una flessione superiore al 2%, dopo che il quotidiano La Repubblica ha pubblicato la notizia di un documento presente nel registro digitale della società in cui si avvisava di un “rischio crollo”, avviso ignorato dai vertici societari.
Tale avviso risaliva al 2014 ed era stato attestato, redatto dall’Ufficio Rischi di Autostrade per l’Italia, controllata di Atlantia (MI:ATL), poi finito sul tavolo dei cda della stessa Atlantia e di Aspti.
Sempre secondo quanto ricostruito dal quotidiano, la dicitura del documento sarebbe stata cambiata in “rischio perdita stabilità”, evitando così l’immediata chiusura della struttura.
Tra gli altri titoli, buone le performance di Moncler (MI:MONC) (+2,50%), mentre guadagnano oltre l’1% Recordati (MI:RECI), Amplifon (MI:AMPF), Ferrari (MI:RACE), FinecoBank (MI:FBK). In rosso, invece, Banco Bpm (MI:BAMI) e Fiat (MI:FCHA), in flessione dell’1%.
Fuori dal Ftse Mib, si segnala Eurotech (MI:E5T) che prosegue il crollo iniziato lunedì e oggi aggiunge un -5,50% ai 5 punti persi nei primi due giorni della settimana.