Investing.com – Discesa netta del Ftse Mib che a poco più di un’ora dalla chiusura torna in rosso dopo una giornata passata in positivo. Il principale indice di Piazza Affari aveva toccato un massimo giornaliero di 23.652, per poi iniziare una fase discendente fino a 23.400 punti.
Il Ftse Mib prosegue con la peggiore performance rispetto alle altre borse europee, con il rosso che caratterizza solo il Cac 40 (-0,17%), mentre resistono in verde il Ftse 100, l’Ibex 35 e il Dax. Intorno la parità il Dow Jones.
Nonostante la salita dello spread, a quota 160 punti, con un aumento di 7 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,26%, resta in verde l’indice finanziario FTSE Italia All Share Banks (+0,20%), mentre tra i migliori indici troviamo quello delle telecomunicazioni (FTSE Italia All Share Telecommunications) a +0,90%. Male le utility (-0,67%) e gli energetici.
Tra i finanziari spicca Banca Mediolanum (MI:BMED) (+3,20%), seguita da Bper Banca (MI:EMII) (+2,20%), Ubi Banca (MI:UBI) (+1%), mentre Unicredit (MI:CRDI), Banca IFIS (MI:IF), Banca Generali (MI:GASI) e Unipol (MI:UNPI) restano sopra la parità. Cedono l’1% doValue, FinecoBank (MI:FBK), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) e Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS).
Tra le blue chips prosegue la corsa di Azimut (MI:AZMT) sulle attese di interessanti dividendi, mentre tra i peggiori troviamo Terna (MI:TRN), Poste Italiane (MI:PST), Amplifon (MI:AMPF), Italgas (MI:IG), Snam (MI:SRG), Enel (MI:ENEI), A2A (MI:A2), Eni (MI:ENI) e Saipem (MI:SPMI).