Investing.com – Proseguono le vendite sui mercati europei, in aumento rispetto alla mattinata. Il Ftse Mib intensifica il rosso e cede oltre il 2,80%, performance migliore solo rispetto al Ftse 100 (-3%), mentre seguono di poco il Cac 40, il Dax e l'Ibex 35.
A Milano le vendite colpiscono quasi tutte le blue chips del principale indice di Piazza Affari, dove le peggiori restano CNH Industrial (MI:CNHI) e Leonardo (MI:LDOF).
Tra le banche prosegue la sua discesa verso il basso Unicredit (MI:CRDI), cedendo oltre il 4%, con le azioni dell'istituto milanese che scendono a 6,11 euro, aggiornando così i suoi minimi storici.
Ieri l'agenzia di rating Fitch aveva ridotto il rating di Unicredit a 'BBB-' rispetto al precedente 'BBB', il Rating a breve termine in "F3" (da "F2") e il Viability Rating (cioè il rating standalone) in "bbb-" (da "bbb"), mentre il l'outlook è stato posto a 'stabile'.
Tra gli altri titoli, scende ancora Exor (MI:EXOR) (-3%), dopo che ieri ha visto sfumare la vendita di PartnerRe ai francesi di Covéa.
Male anche Fiat (MI:FCHA), che insieme a PSA ha annunciato la cancellazione della distribuzione del dividendo 2020 relativo al 2019.
Vira in negativo Saipem (MI:SPMI), dopo una mattinata passata in verde grazie alla notizia dei nuovi contratti in Nigeria per l’ingegneria, l’approvvigionamento e la realizzazione del progetto Nigeria LNG Train 7 da eseguire sull'isola di Bonny. Il valore complessivo dei progetti supera i 4 miliardi di dollari e la quota di Saipem è di circa 2,7 miliardi.
Tra gli altri petroliferi, non seguono la scia del recupero del prezzo del greggio nemmeno Eni (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR), entrambe in flessione del 2%.
Unica in verde Pirelli (MI:PIRC), grazie ai risultati del primo trimestre 2020 in calo ma superiori alle attese per quanto riguarda i margini. Ricavi a 1,051,6 milioni di euro -20% a/a (consensus 1.061), adjusted EBIT 141,1 milioni da 219 un anno fa (consensus 128), utile netto 38,5 milioni da 101,4 (consensus 21). Confermati i target 2020 annunciati a inizio aprile. Per il management il trimestre più difficile del 2020 è quello attuale.
Le previsioni della BCE e il pessimismo di Powell
Le preoccupazioni sui mercati sono aumentate dopo che la Banca centrale europea ha parlato di una ripresa “altamente incerta”, nonostante la riduzione o l'eliminazione delle misure di contenimento per il coronavirus nei diversi paesi.
A causa dell’incertezza, si legge nel Bollettino della BCE, “che circonda la portata massima della ricaduta economica, gli scenari economici suggeriti dai tecnici della BCE suggeriscono che quest’anno il PIL dell’area dell’euro potrebbe calare tra il -5% e il -12%, a seconda della durata delle misure di contenimento e del successo delle politiche” messe in campo dai Paesi per mitigare le conseguenze economiche per imprese e lavoratori.
Le parole della BCE seguono quelle del Presidente della Federal Reserve arrivate iei. Powell ha parlato di outlook sull'economia "altamente incerto", sottolineando che altri interventi a sostegno dei fondamentali Usa potrebbero essere necessari.
Powell, però, non si è mostrato particolarmente favorevole, all'ipotesi dei tassi negativi, sottolineando che si tratta di una opzione "a cui non stiamo guardando", anche perchè contrastate sono le opinioni sulla sua efficacia.
"Le parole (di Powell) sono state un colpo all'ottimismo che nelle ultime settimane aveva interessato i mercati, grazie all'allentamento delle misure di distanziamento sociale negli Stati Uniti, che aveva sostenuto anche le speranze di una ripresa a V", commenta Raffi Boyadjian, analista senior di investimenti presso XM.
Certo, non aiutano di certo il sentiment neanche le parole di Mike Ryan, direttore del dipartimento di emergenza per il World Health Organization, OMS (organizzazione Mondiale della Sanità) che, in un briefing sul coronavirus, ha detto che "questo virus potrebbe anche non andare mai via".