Futures giù su scommesse di nessun taglio tassi Fed in 2025, salgono rendimenti

Pubblicato 13.01.2025, 14:52
© Reuters. Trader alla Borsa di New York (Nyse) a New York City, Stati Uniti, 27 novembre 2024.  REUTERS/Brendan McDermid
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(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi sono in calo in un contesto in cui aumentano i rendimenti dopo i solidi dati sull'occupazione la settimana scorsa, che hanno alimentato le scommesse sul fatto che la Federal Reserve manterrà una posizione 'hawkish' per gran parte del 2025.

Alle 13,00, il Dow E-minis è in calo di 125 punti, pari allo 0,3%, l'S&P 500 E-minis scende di 47,5 punti, pari allo 0,81%, e il Nasdaq 100 E-minis scivola di 255,25 punti, pari all'1,21%.

I futures sull'indice nazionale Russell 2000 cedono l'1,1%, al minimo da settembre 2024. Venerdì, l'indice è sceso di oltre il 2% in territorio correttivo, dal massimo intraday toccato a fine novembre.

Venerdì i principali indici di Wall Street hanno registrato la seconda settimana consecutiva di ribassi dopo che diversi dati migliori del previsto, tra cui uno sull'occupazione e l'altro sull'attività dei servizi, hanno aumentato le aspettative che nella prima economia del mondo l'inflazione stia virando al rialzo.

Gli investitori prezzano anche la probabilità che le politiche del governo entrante di Donald Trump - come i dazi e il giro di vite sull'immigrazione clandestina - possano minacciare il commercio globale e alimentare le pressioni sui prezzi, in un momento in cui anche la Federal Reserve statunitense ha segnalato prospettive poco chiare per la politica monetaria. L'insediamento di Trump è previsto per il 20 gennaio.

Dopo un rialzo iniziale, i rendimenti dei titoli del Treasury a più lunga scadenza sono stabili ai massimi dalla fine del 2024.

I dati elaborati da Lseg evidenziano che i trader non stanno più prezzando nemmeno un taglio dei tassi da parte della Fed quest'anno, con i futures che riflettono solo 23,6 punti base di tagli entro dicembre di quest'anno.

L'indice dei prezzi al consumo e il Beige Book sull'attività economica della banca centrale, entrambi previsti per mercoledì, potrebbero aiutare gli investitori ad avere spunti sulle prospettive politiche della banca centrale.

Il risk-off penalizza le megacap, che hanno guidato gran parte del rally dei titoli statunitensi negli ultimi due anni. Nel pre-market, Tesla (NASDAQ:TSLA) scivola del 2,6%, Amazon (NASDAQ:AMZN) scende dell'1,1% e Alphabet (NASDAQ:GOOGL) perde lo 0,7%.

I titoli legati ai chip come Nvidia cedono il 3,2%, Advanced Micro Decives scende dell'1,7% e Broadcom è in ribasso del 2,8%, mentre gli investitori si preparano a nuove restrizioni alle esportazioni da parte dell'amministrazione di Joe Biden, attese in giornata.

In un contesto di valutazioni azionarie che sono superiori alle medie di lungo periodo, questa settimana l'attenzione sarà rivolta alle trimestrali societarie.

© Reuters. Trader alla Borsa di New York (Nyse) a New York City, Stati Uniti, 27 novembre 2024.  REUTERS/Brendan McDermid

I principali istituti di credito JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM), Wells Fargo (NYSE:WFC), Goldman Sachs (NYSE:GS) e Citigroup presenteranno i risultati mercoledì. I titoli delle banche perdono quasi l'1% nel pre-market.

Salgono i titoli petroliferi. SLB guadagna l'1,4%, Occidental Petroleum sale dell'1,3% e Chevron è in rialzo dello 0,9%, sulla scia dell'aumento dei prezzi del greggio, sostenuto dalle più ampie sanzioni statunitensi sul petrolio russo.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Giancarlo Navach)

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