Di Alessandro Albano
Investing.com - Nessuna incongruenza su fondamentali e bilancio. A scatenare il sell-off di venerdì scorso su Deutsche Bank (ETR:DBKGn) sarebbe stata una trade speculativa da 5 milioni di euro sui credit default swaps della banca, stando ad un'indiscrezione riportata inzialmente da Bloomberg.
I CDS sono dei contratti assicurativi altamente illiquidi che proteggono l'investitore dai potenziali rischi sui bond dell'emittente, e possono essere acquistati senza detenere l'asset sottostante, provocando quindi, in caso di short o altre speculative trades, un potenziale effetto domino sulla percezione del rischio della società e degli strumenti finanziari emessi come appunto accaduto sul finire della scorsa settimana.
E visto che da 5 milioni di euro di ordine Deutsche Bank ha registrato una perdita sul mercato di 1,6 miliardi di euro, i regolatori finanziari avrebbero fatto partire un'indagine per risalire all'origine della trade e capire chi ha fatto partire l'ordine che ha scatenato il panico su tutti i mercati europei.
Secondo le fonti citate da Bloomberg, l'operazione sarebbe stata piazzata come copertura su altri investimenti, mentre il giovedì precedente sarebbe stato effettuato un ordine sui CDS senior a cinque anni della Deutsche Bank che avrebbe attirato l'attenzione degli operatori di mercato.
Ad evidenziare il problema degli swap sul rischio di DB è stato anche il presidente del Consiglio di vigilanza della Bce, Andrea Enria, il quale in una conferenza a Francoforte tenutasi martedì ha confessato di aver avuto preoccupazioni per "il livello di nervosismo e di inquietudine che ho percepito nel mercato e tra gli investitori".
"Ci sono mercati come quello dei single-name Cds che sono molto opachi, molto superficiali e molto illiquidi, e con pochi milioni (di euro) la paura si diffonde alle banche da un trilione di euro di asset e impatta i prezzi delle azioni e anche i deflussi dei depositi", ha aggiunto, chiedendo che questi strumenti siano compensati a livello centrale.
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