Di Ambar Warrick
Investing.com – Borse asiatiche in calo questo venerdì e si appresta a concludere la settimana in ribasso, in seguito ai segnali di sfiducia da parte dei funzionari della Federal Reserve, che hanno alimentato i timori che l’aumento dei tassi di interesse possa causare una recessione.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è stato il peggiore dell’area questa settimana, con una perdita settimanale del 2,4%. I titoli tecnologici dell’Hang Seng sono stati particolarmente colpiti dall’aumento dei rendimenti del Tesoro americano e dalle rinnovate preoccupazioni per il blocco statunitense delle esportazioni di semiconduttori in Cina.
Anche l’Hang Seng è sceso dello 0,7% questo venerdì.
I titoli cinesi hanno subito un lieve calo, e anche loro erano destinati a chiudere la settimana in ribasso, sebbene i segnali positivi sulle restrizioni COVID e le speranze di misure di stimolo abbiano contribuito a ridurre alcune perdite della settimana.
La notizia che Pechino ridurrà alcune misure di quarantena COVID ha contribuito a stimolare un certo ottimismo sulla Cina, anche se il governo ha ribadito il suo impegno a mantenere la rigorosa politica zero COVID.
Il sentimento è stato incoraggiato anche dal mantenimento dei tassi di interesse a livelli accomodanti da parte della Banca Popolare e dalle promesse di un aumento della spesa di stimolo da parte del governo. L’indice Shanghai Shenzhen CSI 300 è rimasto invariato venerdì e si avvia verso una perdita settimanale dello 0,6%, la terza settimana consecutiva in calo.
L’attenzione è ora rivolta alla pubblicazione dei dati sulla crescita economica del terzo trimestre, che sono stati rinviati a tempo indeterminato dal governo cinese.
Gli indici di Wall Street sono crollati nella notte, nonostante gli spunti positivi provenienti da alcuni utili societari.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,5% dopo che i dati hanno mostrato che l’IPC ha toccato un massimo di otto anni a settembre, indicando una maggiore pressione sull’economia giapponese. Anche loyen è sceso al livello più basso dal 1990.