Quante volte ci capita di utilizzare un'app piuttosto che un'altra per prenotare i nostri viaggi?
Nell'ultimo secolo la globalizzazione ha coinvolto anche il turismo amplificandone, in modo esponenziale, trasformandolo in un fenomeno di massa "piacevole".
Dal 2012 al 2014 il mercato dei viaggi ha generato dalle prenotazioni online ben 26 miliardi di dollari. Dal 2015 il 30% delle prenotazioni di hotel è stata effettuata sul web/app, percentuale in continua crescita. Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca condotta da Oxford Economics e presentati allo State of the Net, che ha evidenziato che dal 2013 fino a oggi sono stati registrati 2,2 miliardi di utenti su Internet che hanno usato pc, tablet e smartphone per prenotare il loro viaggio. E per la prima volta, i paesi in via di sviluppo hanno superato gli omologhi sviluppati, raggiungendo quota 1,2 miliardi grazie a una crescita annua del 371%, a differenza del resto del mondo che ha registrato un incremento del 45%.
Il settore è pronto a raggiungere nuovi record entro il 2024, Secondo lo studio dell’Economic Impact Research (EIR) del WTTC, genererà 770 miliardi di dollari in più rispetto all'anno precedente. Inoltre, il turismo si conferma come il mercato con le maggiori opportunità occupazionali, con una stima di 348 milioni di posti di lavoro nel 2024, ben 14 milioni in più rispetto ai livelli pre-Covid. Il WTTC prevede che il turismo internazionale recupererà completamente le criticità pandemiche, entro il decennio successivo, potrà arrivare a rappresentare il 10,4% del PIL mondiale, con un valore economico di 15,5 trilioni di dollari.
Tornando al discorso iniziale, negli ultimi tempi mi è capitato spesso di utliizzare l'applicazione Booking, che oggi è una delle aziende di e-commerce più grandi del mondo attiva nel settore dei viaggi. La missione che si prefigge è quella di rendere il "mondo alla portata di tutti".
Lo scorso mese la Commissione europea, sulla base dell'autovalutazione presentata dall'azienda il primo marzo, ha deciso di nominare Anche Booking un gatekeeper, cioè (semplificando) una piattaforma attiva online che è in qualche modo potenzialmente in grado di condizionare e controllare il mercato di appartenenza con la sua forza e le sue dimensioni, “costituisce un importante punto di contatto tra imprese e consumatori” e dunque è stata regolamentata secondo i princìpi del il Digital Markets Act. Esclusi invece dall’elenco X Ads e TikTok Ads, i servizi pubblicitari che fanno rispettivamente capo a Twitter e a TikTok.
A questo punto, non dovrebbe essere nemmeno molto lontana la a rivoluzione dell’intelligenza artificiale all'interno del settore, probabilmente avrai sentito parlare degli agenti IA: il turismo è forse il più "maturo" sotto questo punto di vista, aziende che sfruttano i dati per "raccomandazioni" iper-personalizzate.
Le "agenzie di viaggio online" hanno già rivoluzionato il modo in cui prenotiamo i viaggi, adesso potrebbe essere il momento degli agenti AI?
L’intelligenza artificiale potrebbe sconvolgere l’intero modello di ricerca, Glenn Fogel (CEO di Booking Holdings), ha dichiarato che "immagina un futuro in cui i viaggi connessi basati sull'intelligenza artificiale orchestrano perfettamente ogni aspetto del viaggio, dai consigli alla risoluzione dei problemi in tempo reale".
Negli ultimi anni Booking Holdings è passata dal modello Agency a Merchant, significa che se nel primo modello il cliente pagava il prezzo finale all'hotel (al momento della prenotazione o del check-in) e al momento del check-out l'hotel versava la commissione concordata all'e-commerce, adesso il cliente paga il prezzo finale a Booking che dopo la data di check-in versa all'hotel il prezzo netto (prezzo finale meno la commissione concordata). Inoltre è fondamentale comprendere gli attori i parametri che definiscono il "successo": le prenotazioni lorde (totale dei servizi prenotati tramite piattaforma), le notti di pernottamento (indicatore fondamentale dell'influenza della piattaforma), la tariffa media giornaliera (il prezzo medio per notte, che riflette il potere di detemrinare i prezzi), le camera disponibili (evidenzia le prestazioni per gli hotel ed il tasso di occupazione) ed il costo di acquisizione del cliente (fondamentale per comprendere l'efficienza e la redditività del suo marketing).
- Prenotazioni lorde : 43,5 miliardi di dollari (aumento del +10% anno su anno),
- Pernottamenti prenotati : 297 milioni (aumento del +9% anno su anno),
- Revenue : 4,4 miliardi di dollari (aumento del +17% anno su anno),
- EPS rettificato : 20,39 dollari (in aumento rispetto ai 14,06 dollari stimati)
Ma consideriamo infatti gli indicatori più conosciuti, possiamo notare che Booking vale oggi oltre 5.8 volte il suo fatturato rispetto allo 0,9x del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a 26.8x contro una media di settore di 10.7x, risultando leggermente sopravvalutato come confermato anche dal Fai Value di Investing Pro
Mentre i 36 esperti di mercato intervistati da InvestingPro hanno fissato il target price di Booking nei prossimi 12 mesi a 4,073.18 dollari per azione, ben il 7.51% in più rispetto ai livelli attuali
Al momento 25 analisti valutano il titolo con un rating “Buy”, mentre per 11 è “Hold” e nessun “Sell”.
Cosa ne pensate?
Booking Holdings ha superato le aspettative nel primo trimestre grazie alla forte domanda di viaggi, in particolare in Europa. In aggiunta il margine operativo in crescita, principalmente grazie alla riduzione delle spese di marketing con la società che continua il piano di riacquisto azioni in modo aggressivo (1,9 miliardi di dollari durante il trimestre). Dopo i risultati del primo trimestre l'azienda espresso una guidance più morbida per il secondo trimestre, citando le tensioni geopolitiche in Medio Oriente, ma allo stesso tempo il "pacchetto" delle singole prenotazioni che possono includere più elementi come voli, alloggio, noleggio auto sono cresciute di oltre il 50% anno su anno. Molto probabilmente l'integrazione dell’intelligenza artificiale potrebbe migliorare ancor di più questa funzionalità.
Booking attualmente è una costante per i viaggi, rafforzata dal programma fedeltà Genius (sconto ulteriore sulle prenotazioni). Aspettando l’intelligenza artificiale come possibile vantaggio competitivo, sarà importante capire se l'azienda saprà adattarsi alle dinamiche del mercato, come nel caso degli alloggi alternativi una categoria in cui Airbnb al momento è leader.
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".