Le azioni di Trump Media & Technology Group (DJT) sono diminuite di circa il 6% nelle contrattazioni di giovedì, in seguito all'approvazione da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense di un documento normativo che potrebbe comportare una riduzione del valore del patrimonio netto degli azionisti esistenti.
L'autorizzazione, concessa martedì, consente agli investitori in possesso di strumenti finanziari derivati della società, noti come warrant, di scambiarli con azioni, il che potrebbe ridurre la percentuale di proprietà degli azionisti esistenti.
L'amministratore delegato Devin Nunes ha annunciato che, con l'approvazione del documento S-1, l'azienda intende far crescere i propri servizi di streaming televisivo e impegnarsi nell'acquisizione di altre società.
La potenziale conversione di questi warrant in azioni potrebbe portare fino a 247 milioni di dollari nei registri finanziari di Trump Media, aumentando al contempo il numero totale di azioni sul mercato, il che potrebbe portare a un aumento del numero di azioni vendute.
Il prezzo dei warrant è sceso del 32% a 14 dollari per unità nelle contrattazioni after-hours. Questi strumenti finanziari sono tipicamente utilizzati nelle transazioni che coinvolgono società di acquisizione a scopo speciale (SPAC) per avvantaggiare gli investitori, ma possono ridurre la quota di proprietà degli attuali azionisti.
Donald Trump, ex presidente e principale azionista della società con quasi 115 milioni di azioni per un valore stimato di 3 miliardi di dollari, insieme ad altri importanti azionisti, non può vendere le proprie azioni fino a settembre a causa di un accordo contrattuale. Tuttavia, il consiglio di amministrazione della società ha il potere di modificare o ridurre questo periodo.
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