OraFinanza - L’Intelligenza Artificiale ormai è una realtà per le aziende di tutto il mondo e Microsoft (NASDAQ:MSFT) non vuole certo restare indietro nello sviluppo di questa nuova tecnologia. Per questo motivo, la società ha deciso di investire 80 miliardi di dollari con il fine di realizzare dei data center indispensabili allo sviluppo dei modelli e alle applicazioni di AI generativa.
L’annuncio è stato fatto dal presidente del colosso informatico, Brad Smith, attraverso un post pubblicato venerdì scorso sul blog della società, aggiungendo che più della metà di questo investimento totale sarà negli Stati Uniti”, confermando così “la nostra fiducia nell’economia statunitense”. L’AI rappresenta “l'elettricità della nostra epoca e i prossimi quattro anni possono gettare le basi per il successo economico dell'America per il prossimo quarto di secolo”, ha proseguito il manager.
I data center ospitano i server informatici che costituiscono la spina dorsale del cloud, e quindi delle applicazioni mobili, dei servizi online e di tutti i nuovi modelli e strumenti di AI generativa.
A Wall Street, intanto, il titolo Microsoft aveva chiuso in positivo la seduta di venerdì scorso (+4,54%), restando positivo anche nelle contrattazioni after hours (+0,39%), mantenendo in verde il suo bilancio degli ultimi 12 mesi di scambi (+12%), anche se con un andamento inferiore rispetto a quello del Nasdaq 100 (+28%).
L’annuncio arriva mentre Microsoft sta già investendo oltre 35 miliardi di dollari nel rafforzamento dell’infrastruttura di AI, stabilendo data center e cloud sicuri in 14 Paesi entro tre anni. Questi investimenti mirano ad ampliare l'accesso alle tecnologie AI statunitensi affidabili, in particolare nelle regioni in cui la Belt and Road Initiative cinese ha fatto breccia.
I nuovi investimenti annunciati in queste ore si inseriscono nel mezzo della competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina e Smith ha evidenziato l'intensificarsi della corsa tra i due Paesi nello sviluppo dell’AI, paragonandola alla battaglia delle telecomunicazioni degli ultimi due decenni, in cui le aziende cinesi, supportate da sussidi governativi, hanno superato i concorrenti occidentali, creando dipendenze che hanno minacciato la sicurezza nazionale degli USA.
La Cina, ha osservato Smith, sta replicando questo approccio nell'AI, offrendo alle nazioni in via di sviluppo un accesso sovvenzionato a tecnologie avanzate e impegnandosi a costruire data center AI locali. Questa strategia cerca di ancorare questi paesi all'ecosistema AI della Cina per il prossimo futuro: "Mentre entriamo nella seconda metà del decennio, i primi segnali suggeriscono che il governo cinese è interessato a replicare la sua strategia di telecomunicazioni di successo", ha affermato Smith.
Per questo motivo, il manager ha chiesto una strategia statunitense proattiva per contrastare i progressi della Cina, concentrandosi sui vantaggi attuali degli Stati Uniti nella tecnologia, tra cui chip superiori, modelli AI e applicazioni software. "Le aziende USA attualmente hanno una tecnologia migliore, dai chip ai modelli AI alle applicazioni software e molte aziende, tra cui Microsoft, hanno investito molto nella creazione di una AI più affidabile della maggior parte dei prodotti cinesi", ha concluso Smith.