Di Alessandro Albano
Investing.com - Si sarebbe sbloccato l'empasse sui 900 milioni di euro necessari a portare avanti il progetto di aumento di capitale da 2,5 miliardi. Secondo una fonte citata da Reuters, in vista del cda straordinario di oggi il Monte dei Paschi (BIT:BMPS) avrebbe ottenuto l'ok da parte delle banche del consorzio alla sottoscrizione della loro parte del capitale.
“Tutte le essere si stanno incastrando e le banche del consorzio di garanzia sono vicine a firmare un accordo con la banca e il Mef”, ha detto la fonte.
Per l'agenzia britannica, gli investitori privati avrebbero messo sul tavolo 500 milioni rispetto ai 900 che l'Ad Lovaglio chiede al mercato, con 1,6 miliardi già sottoscritti dal Mef azionista di Rocca Salimbeni dal 2017 con il 64% delle quote.
Tra i partner della banca senese è confermato l'impegno della francese Axa (EPA:AXAF), mentre, stando a quando risulta ad Investing.com, Anima Holding (BIT:ANIM) vorrebbe un rafforzamento della collaborazione con la banca prima della partecipare all'aucap.
Da La Repubblica aggiungono le intenzioni dei fondi privati con in pancia le obbligazioni subordinate che andrebbero cancellate e portate a capitale in caso di procedura di burden sharing da parte delle istituzioni Ue, un'opzione considerata reale negli ambienti finanziari senza il supporto di consorzio e investitori privati.
Secondo il quotidiano, Algebris, Hosking e l’imprenditore francese Denis Dumont, in quanto “già sostenitori del ceo Lovaglio nell’aumento di Creval (BIT:PCVI), oltre a un nugolo di Fondazioni e Cassa previdenziale”, sarebbero disposti a diventare soci della banca nell'aucap.
In attesa del cda, il Monte scambia in parità ad euro 22,475.