Investing.com – Nel primo trimestre dell’esercizio corrente Banca Popolare di Sondrio (BIT:BPSI) ha rassegnato un utile netto pari a 145,2 milioni di euro, rispetto ai 94,4 milioni del medesimo periodo dell’anno prima, quindi più 53,8%. “È un ottimo risultato che va ben oltre le previsioni del Piano Industriale aziendale in corso”, scrivono il presidente dell’istituto valtellinese, Francesco Venosta, e il consigliere delegato e direttore generale, Mario Alberto Pedranzini, nel consueto comunicato di metà anno inviato ai soci.
“Il ROE – viene sottolineato nella lettera - è pari al 15,3%, il Cost-income Ratio si è portato al 36,9%, l’NPL Ratio lordo al 3,8%, quello netto all’1,6%, e il Cet 1 al 15,1%. Sono parametri che, a livello di sistema, ci consentono di ben figurare. I buoni numeri continuano e si riflettono nei risultati, che fanno ben sperare anche per il prosieguo”, aggiungono Venosta e Pedranzini.
Presidente e direttore generale hanno anche ricordato le valutazioni sulla banca espresse dalle principali agenzie di rating: S&P Global Ratings ha assegnato a Sondrio il livello investment grade “BBB–” con outlook “Stabile”; Scope Ratings ha confermato i precedenti giudizi con rating emittente investment grade “BBB” e ha mantenuto “Stabile” l’outlook; e Fitch Ratings ha riconosciuto un rating di insolvenza emittente a lungo termine pari al livello “BBB–” con outlook “Stabile”.
“Conseguire risultati è possibile, ma, incalzati dal cambiamento che ci fa vedere solo ciò che è poco distante, dobbiamo guardare oltre per individuare quanto si può e si deve fare”, commentano Venosta e Pedranzini. “È quindi fondamentale provare a comprendere le determinanti di uno scenario che evolve e muta anche improvvisamente, pure sotto la spinta del sovvertimento tecnologico. È doveroso affrontare la realtà, perché una mera strategia difensiva non riuscirà a proteggerci da un contesto sempre più globalizzante. La chiave di volta sta nello scoprire il potenziale nascosto, senza contrapporsi, bensì connettendosi alle situazioni, gestendone i rischi”, suggeriscono presidente e dg.
“L’economia – concludono - si muove, veloce e produttiva, e noi viviamo sui mercati che si reggono su un valore che non si può tradire, la fiducia: quella dei risparmiatori e degli investitori e quella reciproca tra gli attori economici. La sfida è agire con misura, buon senso, entusiasmo, nel rispetto delle regole, valutando pro e contro, conciliando novità con esperienza e adattamento con sapienza”.
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