Di Ambar Warrick
Investing.com – I listini asiatici recuperano le recenti perdite questo martedì, seguendo la ripresa di Wall Street, mentre i mercati scommettono che un rallentamento economico pronunciato spingerà la Federal Reserve ad ammorbidire la sua posizione.
Le borse di Hong Kong e della Cina hanno segnato i maggiori rialzi della giornata, recuperando le forti perdite registrate nella sessione precedente, tra le crescenti preoccupazioni per il clima politico cinese e la lenta crescita economica.
L’indice Hang Seng è salito dell’1% dopo il crollo del 6,4% di lunedì, mentre l’indice cinese bluechip Shanghai Shenzhen CSI 300 ha guadagnato lo 0,9% dopo una perdita di quasi il 3%.
Tuttavia, il sentimento nei confronti del Paese è rimasto teso, poiché i mercati temono ulteriori perturbazioni dell’economia causate dal governo, in particolare dopo che Pechino ha ribadito l’impegno a mantenere la sua rigorosa politica di zero-COVID.
Hanno pesato anche le preoccupazioni per le restrizioni statunitensi sulle esportazioni di semiconduttori in Cina. L’indice Taiwan Weighted Index, fortemente esposto al mercato cinese, è sceso di oltre l’1%.
In generale, i mercati asiatici hanno seguito la scia rialzista di Wall Street. Gli indici azionari statunitensi hanno registrato un forte rialzo durante la notte, nonostante i dati sull’attività economica siano stati sostanzialmente più deboli del previsto, in quanto i mercati scommettono che ulteriori turbolenze economiche costringeranno la Riserva Federale a ridurre il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse.
L’aumento dei tassi d’interesse ha pesato moltissimo sui mercati asiatici quest’anno, con l’esaurirsi delle misure di liquidità dell’era COVID e con l’aumento dei rendimenti che ha pesato sull’attrattiva degli asset orientati al rischio.
L’indice giapponese Nikkei 225 è salito dell’1,3% martedì, mentre l’indiano Nifty 50 index ha guadagnato lo 0,2%.
Tuttavia, i volumi di trading in gran parte dell’Asia sono stati limitati a causa delle festività nella regione.
L’attenzione si sposta ora sulla stagione degli utili del terzo trimestre per avere maggiori indicazioni su come le aziende sono state in grado di gestire l’aumento dei tassi di interesse quest’anno.
Attesi anche i dati sulla crescita economica statunitense.