(Reuters) - Ieri S&P Global ha tagliato i rating e rivisto l'outlook di diverse banche statunitensi, accodandosi a un'iniziativa simile presa da Moody's, avvertendo che i rischi di finanziamento e l'indebolimento della redditività metteranno probabilmente a dura prova la solidità creditizia del settore.
S&P ha declassato i rating di Associated Banc-Corp e Valley National Bancorp a causa dei rischi di finanziamento e della maggiore dipendenza dai depositi intermediati.
Ha declassato anche UMB Financial Corp, Comerica Bank e Keycorp, citando ampi deflussi di depositi e tassi d'interesse più elevati.
Il forte aumento dei tassi di interesse sta pesando sulla raccolta e sulla liquidità di molte banche statunitensi, ha detto S&P in una nota riassuntiva, aggiungendo che i depositi detenuti dalle banche assicurate dalla Federal Deposit Insurance Corp (Fdic) continueranno a diminuire fino a quando la Federal Reserve porterà avanti il proprio "quantitative tightening".
L'agenzia di rating ha inoltre declassato l'outlook di S&T Bank e River City Bank a negativo da stabile a causa, tra gli altri fattori, dell'elevata esposizione al settore immobiliare commerciale (CRE).
All'inizio di agosto Moody's ha ridotto di un livello il rating di 10 banche di una tacca e ha messo sotto osservazione per un potenziale declassamento sei colossi bancari, tra cui Bank of New York Mellon (NYSE:BK), US Bancorp (NYSE:USB), State Street e Truist Financial.
Il crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank all'inizio di quest'anno hanno scatenato una crisi di fiducia nel settore bancario statunitense, portando a una corsa ai depositi in una serie di banche regionali, nonostante le autorità abbiano lanciato misure di emergenza per sostenere la fiducia.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)