Di Alessandro Albano
Investing.com - Telecom Italia (BIT:TLIT) in cauto rialzo questo martedì in Borsa in attesa delle nuove offerte del fondo Kkr e Cdp-Macquarie per la NetCo della società delle tlc, dopo che le precedenti non hanno soddisfatto il cda in termini di valutazione degli asset.
I 20 miliardi + earn out del fond americano e i 18 miliardi della cordata non sono stati sufficienti per convincere Tim, che ha quindi invitato i due pretendenti a lavorare su nuove offerte migliorative da presentare entro la data odierna del 18 aprile.
Le nuove proposte, tuttavia, difficilmente si avvicineranno ai 31 miliardi richiesti da Vivendi (EPA:VIV) (primo azionista con il 24%), che sin dai tempi della prima offerta di kkr nel 2021 da 0,5 per azione ha fissato tale soglia come valutazione minima per non registrare perdite ingenti sull'investimento effettuato in Tim nel 2014.
Stando alle ultime indiscrezioni di stampa, gli americani e Cdp avrebbero pensato di aumentare la proposta nell'arco di 1-2 miliardi, ma siamo ancora lontani dalle richieste del primo azionista.
In una lettera inviata al cda di Tim sul finire di marzo, il colosso francese ha messo nero su bianco le sue intenzioni avvertendo il board di non valutare offerte "troppo basse" come quelle ricevute e che in qualsiasi caso l'ultima parola dovrà passare dall'assemblea straordinaria dove Vivendi farà valere il proprio peso.
Dall'altra parte c'è l'Ad Labriola, che vorrebbe chiudere in fretta la partita sulla Netco e proseguire sugli obiettivi del piano industriale che poggiano su un importante riduzione del debito. Una riduzione che appunto dovrebbe passare dalla cessione degli asset e che potrebbe aprire una battaglia anche legale all'interno del cda.
Tim, infatti, potrebbe approvare una delle due proposte visto che Vivendi non ha più membri nel board, che a quel punto potrebbe bocciare il piano di retribuzione che dev'essere ancora discusso in assemblea e portare la questione in Tribunale.
In occasione dei risultati 2022, Labriola ha affermato che "possiamo continuare a lavorare per migliorare le operazioni, ma è chiaro che se vogliamo cambiare il profilo della nostra azienda a un certo punto". "Deve essere fatto un importante de-leverage", ha detto l'Ad facendo capire che la questione NetCo non può più essere rimandata.
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