Di Scott Kanowsky
Investing.com – Listini europei contrastati questo martedì, con le banche in ribasso per via dei timori per la crisi bancaria in corso negli Stati Uniti e dell’incertezza sul futuro andamento della politica monetaria.
Al momento della scrittura l’indice paneuropeo STOXX 600 è in salita dello 0,33%, dopo il calo dei titoli azionari in Asia e negli Stati Uniti. Il FTSE 100 nel Regno Unito è in calo dello 0,15%, mentre il CAC 40 in Francia segna +0,29% e il DAX tedesco guadagna lo 0,53%.
L’indice Euro Stoxx Banks è in calo di poco più dello 0,1%, dopo il forte calo registrato ieri.
In Giappone i Nikkei è sceso di oltre il 2% a causa della preoccupazione dei mercati per l’esposizione delle società finanziarie giapponesi alle obbligazioni statunitensi. Altri indici bancari hanno registrato forti perdite, con il sudcoreano KOSPI in calo di quasi il 2%, mentre l’indonesiano Jakarta Stock Exchange Composite Index ha guidato le perdite nel sud-est asiatico con un calo dell’1,6%.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite hanno perso lo 0,8% ciascuno, mentre l’indiceHang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,8%, in quanto l’ottimismo per l’adozione di ulteriori misure di stimolo da parte del governo è stato ampiamente controbilanciato da pesanti vendite di titoli bancari locali.
Le azioni bancarie statunitensi sono crollate nel corso della notte, poiché gli investitori temono che il settore possa subire ulteriori scosse dopo il crollo della Silicon Valley Bank (NASDAQ:SIVB) la scorsa settimana. Le perdite sui titoli bancari sono continuate anche quando il governo è intervenuto con liquidità di emergenza e rassicurazioni di sostegno.
L’attenzione è ora rivolta ai dati sull’ inflazione al consumo negli USA, attesi in giornata, per avere maggiori indicazioni su come la banca centrale potrebbe procedere con la politica monetaria. I prezzi dei future sui Fed Fund mostrano che i mercati hanno abbandonato le scommesse su un rialzo di 50 punti base da parte della Fed la prossima settimana, con una maggioranza di operatori che ora si posiziona per un aumento di 25 punti base.
Nel frattempo, la Banca Centrale Europea si riunirà giovedì e si prevede che aumenterà tassi di interesse di altri 50 punti base dopo che i dati recenti hanno mostrato che l’inflazione sottostante nella zona euro è rimasta elevata.
Tra le notizie corporate, Credit Suisse Group AG (SIX:CSGN) ha dichiarato di aver identificato una “debolezza materiale” nei controlli interni sul processo di rendicontazione finanziaria; l’istituto di credito in difficoltà ha presentato il suo rapporto annuale in ritardo e le azioni sono crollate di quasi il 4%.
Anche le azioni di Volkswagen (ETR:VOWG) AG (ETR:VOWG_p) sono andate in rosso dopo che la società ha annunciato un vasto piano di investimenti quinquennale da 193 miliardi di dollari che mira in parte a consentire al gigante automobilistico tedesco di produrre le proprie batterie.
I mercati petroliferi sono scesi, con gli operatori che guardano ai dati sull’inflazione e valutano l’esito della crisi legata al fallimento di SVB. I future del greggio WTI sono scesi dell’1,82% a 73,44 dollari al barile, mentre il contratto Brent è sceso dell’1,7% a 79,40 dollari al barile.
Inoltre, i future dell’oro sono scesi dello 0,45% a 1.907,80 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD è sceso dello 0,35% a 1,0691.