Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi si prospetta al ribasso questo mercoledì, in scia alla seduta precedente, tra il rafforzamento dei prezzi del petrolio e la debolezza economica globale che pesano sul sentiment.
Il blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso in ribasso di quasi 200 punti, o dello 0,6%, ieri, all’inizio di una settimana più corta per festa, mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,1% e l’S&P 500 dello 0,4%.
L’aumento dei prezzi del petrolio pesa sul sentiment
A pesare sul sentiment globale questa settimana è stato il forte aumento dei prezzi del petrolio dopo che i principali produttori, Arabia Saudita e Russia, hanno inaspettatamente esteso i loro tagli volontari delle scorte fino alla fine dell’anno.
Sebbene il greggio sia tornato a scendere questo mercoledì, con il contratto del WTI in ribasso dello 0,3% a 86,42 dollari al barile e il contratto del Brent in calo dello 0,5% a 89,61 dollari, gli investitori temono che il balzo dei prezzi del petrolio ai massimi livelli di quest’anno possa avere un impatto sull’inflazione e quindi su come la Federal Reserve muoverà i tassi di interesse in futuro.
La Fed potrebbe evitare un altro aumento dei tassi d’interesse a settembre, con il governatore Christopher Waller che ieri ha dichiarato che l’ultima serie di dati economici sta dando alla banca centrale statunitense spazio di manovra per capire se sia necessario alzare ancora i tassi d’interesse.
Il Beige Book della Fed darà indicazioni sul quadro economico
Questo mercoledì sono previsti altri dati, tra cui il Libro Beige della Fed sulle 12 banche distrettuali, che fornirà agli investitori indicazioni sulle condizioni economiche del Paese.
Secondo le proiezioni, l’indice dei direttori acquisti non manifatturiero ISM dovrebbe attestarsi a 52,5 in agosto, in calo rispetto ai 52,7 del mese precedente.
Gli investitori avranno inoltre la possibilità di ascoltare diversi membri della Fed questa settimana, con il presidente della Fed di Dallas Lorie Logan atteso nel corso della giornata.
Le notizie economiche provenienti dall’Europa e dalla Cina sono state deludenti questa settimana, e questo tono è proseguito questo mercoledì con il calo delle vendite al dettaglio nell’eurozona e il crollo degli ordinativi alle fabbriche tedeschi a luglio.
Big tech sotto i riflettori dopo la decisione della CE
Tra le notizie sulle compagnie, il settore tecnologico sarà al centro dell’attenzione: la Commissione europea ha designato Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL), Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Meta (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT), insieme alla cinese ByteDance, come “gatekeeper” ai sensi della nuova legge sui mercati digitali.
Queste aziende dovranno rendere le loro app di messaggistica interoperabili con quelle dei concorrenti e lasciare che siano gli utenti a decidere quali app preinstallare sui loro dispositivi. Non potranno inoltre favorire i propri servizi rispetto a quelli dei concorrenti o impedire agli utenti di rimuovere il software o le applicazioni preinstallate.
Intanto, GameStop (NYSE:GME), ChargePoint (NYSE:CHPT) e American Eagle Outfitters (NYSE:AEO) sono tra le società che pubblicheranno i risultati dopo la chiusura.
Anche il Manchester United (NYSE:MANU) sarà al centro dell’attenzione dopo che il titolo del club calcistico inglese è crollato del 18% ieri, il più forte calo di un giorno, in seguito alla notizia che i proprietari, la famiglia Glazer, intendono togliere il club dal mercato, non essendo riusciti ad avvicinarsi al prezzo richiesto.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,1% a 1.952,05 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD sale dello 0,2% a 1,0739 dollari.