Di Scott Kanowsky
Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi si prevede in discesa questo mercoledì, con gli investitori che guardano con cautela alle banche dopo che la ripresa delle azioni del settore ha perso vigore in Europa.
Al momento della scrittura, i future Dow scendono di 537 punti, pari all’1,66%, i future S&P 500 sono in calo di 69 punti, o dell’1,76%, e i future Nasdaq 100 sono in ribasso di 199 punti, o dell’1,62%.
Diverse banche regionali statunitensi, tra cui KeyCorp (NYSE:KEY) e PacWest Bancorp (NASDAQ:PACW), sono in discesa negli scambi premarket.
Gli istituti di credito hanno contribuito alla ripresa di Wall Street ieri, mentre il sentiment è stato rafforzato anche dai dati sull’inflazione al consumo, risultati in linea con le attese per il mese di febbraio. I dati, insieme alle pressioni sul settore bancario, hanno alimentato le aspettative che la Fed avrà un margine limitato per alzare i tassi di interesse.
Il rally negli Stati Uniti è proseguito questa mattina anche nei titoli asiatici, con le borse legate ai tech di Hong Kong e della Corea del Sud in rialzo. In generale i mercati della regione sono saliti anche perché i timori di una crisi bancaria statunitense sembrano essersi attenuati dopo l’intervento del governo a protezione dei correntisti, in seguito al crollo della Silicon Valley Bank.
Ma i rialzi non sono durati a lungo in Europa, dove i titoli bancari sono crollati bruscamente. Nel continente permangono le preoccupazioni per la salute dei portafogli obbligazionari di questi istituti di credito dopo il crollo della SVB la scorsa settimana.
A guidare le perdite è stata la banca in difficoltà Credit Suisse Group AG (SIX:CSGN), colpita anche dall’annuncio che il suo maggiore azionista, la Saudi National Bank, avrebbe ritirato ulteriori iniezioni di capitale. Le azioni hanno perso più di un decimo del loro valore e hanno toccato un nuovo minimo storico.
L’indice Euro Stoxx Banks, sotto i riflettori con i trader preoccupati per il potenziale contagio mondiale derivante dal crollo della Silicon Valley Bank la scorsa settimana, è crollato di quasi l’8%.
Sul fronte dei dati, l’attenzione si sposterà sulle vendite al dettaglio di febbraio dagli Stati Uniti, con gli osservatori alla ricerca di indizi sulle abitudini di spesa degli americani tra un clima invernale più caldo del solito e un mercato del lavoro resiliente.
Intanto, i mercati petroliferi riducono i guadagni iniziali, con i trader che valutano le prospettive della domanda e le turbolenze del settore bancario. I future del greggio USA scendono dell’1,75% a 70,08 dollari al barile, mentre il contratto del Brent è in calo dell’1,73% a 76,11 dollari al barile.
Inoltre, i future dell’oro sono in salita dello 0,50% a 1.920,55 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD è in ribasso dell’1,26% a 1,0599.