Di Scott Kanowsky
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi si prevede in ribasso, con i trader concentrati sulla decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve di questa settimana e su una pioggia di report sugli utili, mentre valutano i nuovi dati sulla crescita in Europa.
Alle 11:55 CET, i future S&P 500 scendono di 16 punti, o dello 0,42%, i future Nasdaq 100 di 75 punti, o dello 0,36% ed i future Dow di 111 punti, o dello 0,33%.
Tutti e tre gli indici a Wall Street sono scesi ieri, trascinati dalle azioni tech. Questa settimana è attesa una raffica di trimestrali dalla Silicon Valley, tra cui i risultati di Meta Platforms (NASDAQ:META), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) ed Amazon (NASDAQ:AMZN).
Nel corso della giornata, saranno pubblicati i report di General Motors (NYSE:GM), Exxon Mobil (NYSE:XOM) e ManpowerGroup (NYSE:MAN).
Intanto, la Federal Reserve comincerà i due giorni di riunione, che culmineranno domani nell’attesissima decisione sui tassi. La banca centrale dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base, rallentando il suo ciclo di inasprimento.
Saranno seguite anche le prospettive della Fed, con i recenti dati economici USA che suggeriscono che potrebbe alzare ancora i tassi.
Giovedì, anche la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra annunceranno le loro decisioni. Entrambe dovrebbero alzare i tassi di 50 punti base.
“Più ci avviciniamo agli eventi delle banche centrali di questa settimana, più diventano imprevedibili i movimenti di prezzo giornalieri”, scrivono in una nota gli analisti di ING. “Detto questo, confermiamo la nostra idea che i prossimi giorni saranno probabilmente dominati da prese di profitto sulle long e, nel caso dei mercati euro, dalla consapevolezza che sia prematuro mettere in conto dei tagli dei tassi nel 2024”.
Andando verso l’inizio della seduta statunitense, i listini europei sono in rosso, con gli investitori che assimilano i dati sulla crescita del quarto trimestre della zona euro.
I dati preliminari dell’agenzia di statistica dell’Unione Europea hanno infatti rivelato che la regione è inaspettatamente riuscita a registrare una crescita trimestrale dello 0,1% negli ultimi tre mesi del 2022. Gli economisti si aspettavano invece una contrazione dello 0,1%. Su base annua, la crescita nel periodo è stata dell’1,9%, anche questa sopra le attese.
In Asia, l’indice MSCI scende, ma resta sulla buona strada per segnare la sua migliore performance di gennaio dal 2012. L’indice blue-chip cinese CSI 300 è in calo, indebolendosi dopo un rally post-vacanze di ieri, con i mercati che valutano con cautela la riapertura dalle restrizioni per il COVID-19.
Intanto, i future del greggio USA scendono dell’1,32% a 76,87 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra -1,15% ad 83,53 dollari.
I future dell’oro scendono dello 0,96% a 1.904,40 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0826, in calo dello 0,17%.