Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi è attesa in rialzo questo martedì, in ripresa dalle recenti perdite, ma permangono i timori per la crescita futura con la Federal Reserve che inasprisce la politica monetaria.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 300 punti, dell’1%, i future S&P 500 vanno su di 45 punti, o dell’1,2% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 150 punti, o dell’1,4%.
Gli indici di riferimento sono crollati ieri, estendendo i cali della scorsa settimana, nel quinto giorno consecutivo in ribasso. Il blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso in calo di oltre 300 punti, o dell’1,1%, entrando in bear market, mentre l’S&P 500 è sceso dell’1%, chiudendo al minimo dell’anno. Il Nasdaq Composite ha registrato -0,6%.
Gli investitori sono ancora preoccupati che l’economia statunitense vada in recessione, con la Federal Reserve determinata a domare a qualunque costo l’inflazione che corre ai massimi di 40 anni.
Questa settimana sono previsti i discorsi di vari funzionari della Fed, tra cui il Presidente Jerome Powell, che parlerà questo martedì, e gli investitori seguiranno il dato di agosto sugli ordinativi di beni durevoli ed il dato di settembre sulla fiducia dei consumatori.
I prezzi del petrolio salgono questo martedì, in ripresa dai minimi di gennaio, con i mercati che valutano la possibilità di una riduzione delle scorte nonostante i timori di una recessione, la politica monetaria dura ed il rally del dollaro pesino sulle prospettive per la domanda.
I grandi produttori petroliferi BP e Chevron hanno reso noto di aver ridotto la produzione in alcune piattaforme offshore nel golfo del Messico in previsione dell’uragano Ian.
Inoltre, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed i suoi alleati, gruppo noto come OPEC+, si incontrerà la prossima settimana e potrebbe annunciare un altro modesto taglio della produzione.
L’American Petroleum Institute pubblicherà le ultime stime sulle scorte petrolifere USA nel corso della seduta e si prevede un altro lieve aumento che, se confermato, sarebbe il quinto settimanale consecutivo.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dell’1,4% a 77,78 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +1,5% ad 84,13 dollari. Entrambi i contratti hanno perso circa 2 dollari al barile ieri, dopo il tonfo del 5% di venerdì.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,7% a 1.644,20 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9627, in rialzo dello 0,2%.