Di Liz Moyer
Investing.com – Apertura in calo dei listini statunitensi questo venerdì: le borse USA si avviano verso la peggiore chiusura mensile dall’inizio della pandemia.
Alle 15:40 CEST il Dow Jones Industrial Average era in calo di 193 unità, pari allo 0,7%, mentre l’S&P 500 era in calo dello 0,6% e il NASDAQ Composite dello 0,5%.
Il mese di settembre potrebbe essere la peggiore performance del Dow dal marzo 2020 e i tre indici si avviano verso la peggiore performance dei primi nove mesi degli ultimi 20 anni.
Gli investitori temono che l’aggressivo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve possa superare il limite e portare l’economia in recessione. Ma la Fed è decisa a calmierare l’inflazione, riconoscendo che le sue azioni potrebbero avere serie conseguenze per l’economia.
Venerdì scorso, la vicepresidente della Fed Lael Brainard ha sottolineato la necessità di contenere l’inflazione a tutti i costi, affermando che la politica dovrà essere restrittiva per qualche tempo. “Per queste ragioni, ci impegniamo ad evitare un ritiro prematuro”.
All’inizio del mese, la Fed ha aumentato i tassi di 0,75 punti per la terza volta consecutiva, portando il tasso di riferimento dal 3% al 3,25%. L’aumento dei tassi sta raffreddando il mercato immobiliare e modificando il comportamento dei consumatori, come riferito da diverse società, tra cui CarMax (NYSE:KMX), che ha dichiarato che il sentiment e l’inflazione stanno facendo pressione sulle vendite di auto usate.
Il produttore di abbigliamento sportivo Nike Inc (NYSE:NKE) ha dichiarato che i margini rimarranno sotto pressione a causa dei ribassi per eliminare le scorte, e le sue azioni sono scese del 12%.
Il petrolio è in calo. I future del greggio WTI è sceso dell’1,5%, a 79,97 dollari al barile, mentre i future del greggio Brent sono scesi dell’1,7% a 85,69 dollari al barile. I future dell’oro è salito dello 0,3% a 1674 dollari.