di Angelo Amante
ROMA (Reuters) - Stanotte alle 2,30 è arrivato il momento che i militanti di Fratelli d'Italia stavano aspettando, quando la loro leader Giorgia Meloni si è presentata al Parco dei Principi Grand Hotel di Roma che ha ospitato la notte elettorale del partito.
Un boato si è levato quando Meloni ha iniziato a parlare, ricordando i sacrifici fatti nel corso degli anni, quando il partito è passato dall'essere un gruppo marginale di estrema destra fino a diventare la più forte forza politica italiana alle elezioni di ieri.
"È un sogno", ha detto a Reuters Fabio Rampelli, fondatore del partito, abbracciando un'attivista in lacrime che gli ha sussurrato una sola parola: "Finalmente!".
Fratelli d'Italia affonda le sue radici nel Movimento Sociale Italiano (Msi) post-fascista, considerato un paria politico dal mainstream del Paese fino al suo scioglimento a metà degli anni Novanta.
Tutto questo fa parte del passato. Meloni ha ottenuto poco più del 26% dei voti dal 4% delle ultime elezioni del 2018 e con la sua coalizione si appresta a conquistare una comoda maggioranza in entrambe le Camere, aprendo la strada alla possibilità di diventare la prima donna a capo del governo in Italia.
"Per molti di noi questa è una notte di orgoglio, di riscatto, di lacrime, di abbracci, di sogni e di ricordi", ha detto ai membri del partito e ai giornalisti, davanti al logo della fiamma di Fratelli d'Italia.
La fiamma, ha spiegato nelle scorse settimane Meloni, rappresenta l'evoluzione della destra italiana, mentre i critici dicono che si tratta di un retaggio del vecchio Msi, che utilizzava lo stesso simbolo.
"Questo è un punto di partenza, non un traguardo, da domani dobbiamo dimostrare il nostro valore", ha detto un'emozionata Meloni.
Marco Marsilio, presidente di Fratelli d'Italia della Regione Abruzzo, ha detto di aver aspettato questo momento per tutta la vita.
"20 o 30 anni fa questa sembrava una follia, speriamo che Dio ci perdoni per questa follia", ha detto a Reuters.
La destra italiana ha le sue roccaforti storiche nel centro e nel sud Italia, ma alcuni dei suoi militanti provengono da regioni con una tradizione di sinistra.
Per loro la vittoria è ancora più speciale.
Giovanni Donzelli è nato a Firenze, città di sinistra, e si è unito alla destra nel 1994, quando aveva 19 anni.
"Il giorno dopo la mia adesione al movimento universitario di destra... sono tornato a casa per dirlo alla famiglia. Mio nonno, socialista, e mia madre, moderata e di sinistra, non reagirono bene. Mia madre si mise a piangere, mio nonno si strozzò con il cibo".
(Versione italiana Stefano Bernabei, editing Sabina Suzzi)