BRUXELLES (Reuters) - La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha messo in guardia l'Italia dalle conseguenze di un eventuale allontanamento dai principi democratici, lanciando una minaccia appena velata in vista delle elezioni di domenica, che secondo le previsioni dovrebbero essere vinte dalla coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni.
"Il mio approccio è che qualsiasi governo democratico sia disposto a lavorare con noi, lavoreremo insieme", ha detto ieri in risposta a una domanda all'Università di Princeton, negli Stati Uniti.
"Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Ungheria e Polonia", ha aggiunto.
Sembra che Von der Leyen si riferisse alla proposta di domenica della Commissione europea di sospendere circa 7,5 miliardi di euro di finanziamenti all'Ungheria per corruzione, il primo caso simile nel blocco, nell'ambito di una nuova sanzione volta a tutelare maggiormente lo Stato di diritto.
L'Ue ha introdotto la sanzione finanziaria due anni fa in risposta a ciò che, a suo dire, equivale a minare la democrazia in Polonia e in Ungheria, dove il primo ministro Viktor Orban ha assoggettato tribunali, media, Ong e mondo accademico, oltre ad aver limitato i diritti dei migranti, degli omosessuali e delle donne per più di un decennio al potere.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)