Nell'ultimo periodo i titoli azionari FAANG hanno subito un tracollo. Le note società che si occupano di social, piattaforme per contenuti audiovisivi, vendite online e altri servizi hanno avuto una crescita esponenziale, trainati dall'avvento della pandemia da Covid 19, ma qualcosa è cambiato. Ripercorriamo la loro storia, dalla nascita all'attuale scivolata. E poi, ci poniamo una domanda: conviene continuare a negoziarli o è meglio investire altrove?
Che cosa sono i titoli FAANG
Il termine FAANG è l'acronimo dei cinque migliori titoli tecnologici attualmente sul mercato. Si tratta di Facebook (NASDAQ:FB), Apple (NASDAQ:AAPL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Netflix (NASDAQ:NFLX) e infine Google Alphabet, (NASDAQ:GOOGL).
E' stato Jim Cramer, ex gestore di fondi speculativi, conduttore televisivo della CNBC e co-fondatore e presidente di TheStreet.com, Inc., ad raggruppare questi colossi di successo che hanno avuto una proiezione rilevante sui mercati. Oltre ad avere un intrinseco valore, queste cinque società tecnologiche hanno suscitato un certo scalpore e sono state scelte da molti investitori e fondi americani considerevoli, che hanno accresciuto la loro partecipazione proprio nelle azioni FAANG.
Il nome è stato creato nel 2017 e ha vissuto momenti di grande capitalizzazione che hanno portato lauti profitti per gli investitori. D'altra parte, queste aziende si distinguevano già rispetto agli altri titoli sul mercato, quindi l'acronimo è stato coniato nel momento perfetto. Ognuno di questi giganti è leader nel settore e ha fatto guadagnare miliardi come risultato delle loro operazioni, oltre a garantire una solida reputazione a Wall Street.
(Image: ychart.com)
Tra i motivi della loro popolarità è stato anche l'indotto potente derivato dal marketing. Quasi tutti conoscono il nome di Amazon, Apple, Facebook o Netflix che hanno clienti in tutto il mondo. Inoltre, queste aziende, oltre a proporre vari prodotti e soluzioni specifiche nel loro mercato, continuano ad innovare e offrire delle novità che soddisfano le richieste degli utenti. Per questo, nel 2021, le FAANG sono state delle opzioni particolarmente interessanti per gli investimenti.
Inizia il 2022 con una battuta d'arresto
Le FAANG negli anni hanno avuto come costante la capacità di dominare con ottimismo i loro mercati e di continuare a crescere a un ritmo vertiginoso, generando enormi somme di denaro per i loro azionisti. Ma nel 2022 la situazione è drasticamente cambiata. A febbraio Facebook ha rivelato che la crescita dei suoi utenti si era fermata; e le azioni della società hanno subito una delle più grandi perdite di valore, in un solo giorno, nella storia del mercato americano. Di seguito, ad aprile, Netflix ha scosso il mondo quando ha annunciato che, per la prima volta in dieci anni, aveva perso 200 mila abbonati. Il crollo sul mercato non si è fatto attendere e le sue azioni sono diminuite di oltre un terzo in sole 24 ore, con un -35,1% è passato da 340 dollari a 226 dollari.
(Image: IoT Analytics)
Anche Apple ha perso lo scettro di società quotata in borsa che vale di più al mondo. Il suo titolo è sceso più del 5% con un valore che si attesta ora a 2,37 trilioni $, scalzato dalla saudita Saudi Aramco (TADAWUL:2222) che ha convertito il suo valore in dollari e si è quotata a poco meno di 2,43 trilioni di $. Alphabet, la società di Google, presenta per ora un bilancio che dall'inizio dell'anno è a -22%. Mentre Amazon, il gigante dell'e-commerce, nonostante continui a crescere e sia imbattibile nel suo ambito, ha visto diminuire le sue azioni di circa il 12% dall’inizio del 2022.
Conviene ancora investire sulle azioni FAANG?
Le FAANG sono titoli che offrono una volatilità esponenziale. Una dinamicità che è andata incontro a contrazioni e freni, quindi è sempre meglio agire con una certa cautela.
Maxim Manturov, Responsabile della consulenza sugli investimenti di Freedom Finance Europe, afferma che: “gli investitori dovrebbero utilizzare una strategia globale selettiva e non dimenticare la diversificazione. Ciò include un'enfasi su operazioni di qualità che si basano su bilanci solidi e un'elevata generazione di flussi di cassa. Uno dei modi per difendersi dall'incertezza del mercato è abbandonare i titoli con bilanci in difficoltà, che hanno beneficiato degli stimoli durante la pandemia. Concentrarsi invece su aziende redditizie, con marchi di valore e un'attività incentrata sugli Stati Uniti. Nel complesso, sia i settori in crescita (cloud, sicurezza informatica, IPO, biotecnologie, solare) che i settori ciclici sembrano piuttosto interessanti dopo la correzione e vi è la possibilità di un'inversione di tendenza, date le quotazioni più interessanti, e di registrare una sottovalutazione record in diversi settori in crescita."
Il settore tecnologico continua ad avere una forte attrattiva per gli investitori e rimane un indice ancora attivo e predominante nelle borse. Infatti, le grosse società hanno spazio per crescere e riprendersi, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle loro attività diversificate. E poi il mondo digitale 4.0 presenta nuove e continue alternative da tenere d'occhio. Comunque, le regole principali rimangono sempre quelle di differenziare il portafoglio titoli, tenersi informati e puntare su aziende dai bilanci solidi.